Dopo Abruzzo, Marche, Lazio e Veneto è la volta della Sicilia: arrivano a Palermo e ad Agrigento, “la Tavola Blu”, progetto di Marevivo messo a punto per gli istituti alberghieri d’Italia con l’obiettivo di diffondere una più efficace e corretta informazione sul mare e sulla sua vulnerabilità.
In primo piano, attraverso un percorso di informazione e di partecipazione attiva degli studenti delle scuole alberghiere, ci sono le ripercussioni sull’ambiente marino che derivano dalle nostre scelte alimentari legate ai prodotti ittici.
Gli chef di domani sono chiamati a fare scelte responsabili e sostenibili: potrebbero diventare i promotori delle specie ittiche dimenticate ma ugualmente sane e buone.
Il progetto, realizzato con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, coinvolge 12 Istituti in 11 Regioni costiere (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Toscana, Liguria), senza alcun onere di spesa da parte delle scuole.
Dall’11 al 19 aprile, i ragazzi degli ultimi anni dell’Istituto Alberghiero Ambrosini di Favara e dal 29 aprile al 10 maggio dell’Istituto Alberghiero Piazza di Palermo saranno i protagonisti di questa sfida che ha l’obiettivo di mostrare concretamente come sia possibile diversificare le scelte di ognuno in materia di pesce e allo stesso tempo proporre cibi alternativi e sostenibili. E’ da ricordare che le specie ittiche di interesse commerciale censite dal Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali sono 719 ma, schiavi di mode culturali e alimentari, ne mangiano sì e no il 10%.
Agrigento: Giovedì 11 aprile , ci sarà la presentazione del progetto agli studenti dell’Istituto Ambrosini di Favara delle classi di enogastronomia coinvolte: sostenibilità ambientale, valorizzazione delle risorse del mare, stagionalità del pesce, km zero e miglio zero sono i temi da affrontare. Interviene per approfondire i temi della pesca e del pescato nella Regione Sicilia – la dott.ssa Teresa Romeo dell’Ispra ed il Comandante Michele Niosi della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle
Il giorno dopo, venerdì 12 aprile, ci sarà una visita presso la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ed a bordo di pescherecci della marineria di Porto Empedocle per conoscere i vari strumenti di pesca;
Venerdi 19 Aprile, invece, presso i laboratori dell’Istituto Ambrosini di Favara gli ‘chef-formatori’ incaricati dall’associazione in collaborazione con gli chef dello stesso Istituto prepareranno piatti a base di “pesce povero” o “pesce dimenticato”, mostrando ai futuri chef come uscire dalle logiche legate alla moda del momento, anche in fatto di ristorazione. L’idea è sempre quella di coniugare creatività e sostenibilità.
Palermo: Lunedì 29 aprile , il progetto “Una Tavola Blu” sarà presentato dal Delegato regionale Marevivo Sicilia Fabio Galluzzo e dai responsabili provinciali Gaetano Calà e Mariella Gattuso agli studenti dell’ Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione “Pietro Piazza" di Palermo, illustrandone i contenuti e gli obiettivi programmati.
Seguirà una sessione didattica/informativa curata dalla dott.ssa Teresa Romeo dell’ ISPRA sui temi più importanti relativi alla sostenibilità della pesca, al consumo più intelligente del pesce e soprattutto di quello locale, alla cucina degli scarti e alla tutela e valorizzazione della risorsa “mare”.
Lunedì 6 Maggio, sarà organizzato un incontro con la Capitaneria di Porto di Palermo, la Lega Pesca e i pescatori per ascoltare le testimonianze di coloro che “ vivono di mare” e che conoscono le emergenze e le potenzialità di quest’ importante risorsa naturale. Nel corso dell’ incontro saranno proiettati due documentari del regista Riccardo Cingillo sulla pesca del pesce azzurro e del tonno e sulle tonnare siciliane. L’ incontro sarà coordinato dal biologo marino di Marevivo Sicilia, dr. Danilo Scannella
Venerdi 10 Maggio uno chef/docente dell’ Istituto Pietro Piazza organizzerà insieme ai suoi studenti un laboratorio di cucina con la preparazione di piatti a base di “pesce povero”, “pesce dimenticato” e cucina degli scarti”, per sensibilizzare gli studenti sul consumo intelligente del pesce, sulla possibilità di valorizzare in gastronomia le specie locali e quelle erroneamente ritenute meno prelibate, dimostrando ai neo-cuochi come anche attraverso la scelta di menù e d’ ingredienti semplici si possa promuovere e sostenere l’ ambiente.