I residenti di Via Pietro Vita a Favara chiedono al Sindaco di intervenire e chiudere la strada perchè troppo pericolosa.
I residenti, che abitano nella predetta via da oltre 30 anni, hanno scritto, da circa 2 mesi tramite il loro legale, l’Avv.Gaetano Airò, una diffida a predisporre la chiusura della strada al Sindaco Anna Alba, Al Capo dell’UTC Alberto Avenia, all’Assessore all’urbanistica Amedeo Nicotra ed al Comandante della Polizia Municipale Gaetano Raia.
”Con la presente- scrive l’avvocato Gaetano Airò- in nome, per conto e nell’interesse dei miei assistiti, residenti in via Pietro Vita a Favara, per chiedere e rappresentare quanto segue:
i signori risiedono nella predetta via da oltre un trentennio, detta strada fino a qualche anno fa era solo a servizio dei residenti, atteso che la stessa più che una via era un vicolo, stante l’assenza di una via di uscita;
come detto sopra, qualche anno fa, a seguito della costruzione di una palazzina, la più volte citata via è stata aperta al pubblico, rilevandosi particolarmente pericolosa per l’incolumità altrui;
infatti la stessa, risulta essere stata aperta in violazione degli artt. n° 1) 2 lett. E-F) 3) a Capo I art. 13 comma 5) 6) del C.d.S. che prevedono una serie di autorizzazioni preventive per l’apertura di un varco o di un nuovo accesso al pubblico;
ed ancora in violazione dell’art. n° 22) 38) 39) 40) Capo II del C.d.S. la strada di cui trattasi è stata aperta in prossimità, o meglio proprio su un incrocio;
inoltre in violazione dell’art. 3 del C.d.S. risulta essere priva di guardrail, oltre che di segnaletica stradale, indispensabili, in questo caso, in virtù del pericolosissimo dislivello della strada e della strettissima carreggiata;
infine, sempre in violazione del C.d.S., stante il doppio senso di marcia, la via in questione risulta essere priva dei requisiti previsti dall’art. 3 del C.d.S. perché priva della larghezza di carreggiata necessaria.
Alla luce di quanto sopra, ai sensi dell’art. 14 Capo I del C.d.S., quali organi competenti, si invitano e diffidano le SS.LL. in indirizzo a porre in essere tutti gli atti consequenziali, ovvero chiudere la strada al pubblico, ripristinando lo stato originario dei luoghi, al fine di eliminare l’evidente pericolo per le persone, nonché, a far si che venga osservata la normativa vigente in materia.
”Sono trascorsi più di 2 mesi da quanto abbiamo protocollato al protocollo generale del Comune la succitata lettera- ci dice uno dei residenti- senza aver ricevuto in cambio alcuna risposta. Ci saremmo aspettati- continua- almeno un sopralluogo della Polizia Municipale, non trattandosi di un capriccio nostro ma di un reale pericolo che va tolto, sono più di 5 gli incidenti accertati con danni consistenti alle auto. restiamo fiduciosi di un intervento delle istituzioni’‘.