“Ordina la chiusura temporanea al pubblico della Villa Comunale Pompeo fino al completamente degli interventi di messa in sicurezza”.
Così si legge nell’ordinanza n. 92/2018 emessa dal Dirigente della P.O.3 del Comune di Favara in data 12 giugno 2018, riferita, appunto, alla chiusura temporanea dello spazio verde di via Dei Mille, dedicato al piccolo Stefano Pompeo, il ragazzino favarese vittima innocente di mafia, per la manutenzione e messa in sicurezza.
L’insicurezza di Villa Pompeo era data “dall’impossibilità di natura economica a poter effettuare lavori di manutenzione all’interno della villa e lavori per rimediare ad atti vandalici, che di fatto hanno creato situazioni di pericolo”. Da qui la constatazione da parte dei responsabile del servizio verde pubblico e arredo urbano dello stato di pericolo “tale da non consentire la fruizione sicura della villa”. Stato di fatto che ha spinto il dirigente ad emettere l’ordinanza di chiusura temporanea “fino al completamente degli interventi di messa in sicurezza”. Ma una cosa, qualsiasi essa sia, non potrà mai essere completata se prima non si inizia. Ed a quanto sembra “gli interventi di messa in sicurezza” non sono mai iniziati, per cui Villa Pompeo dal 12 giugno 2018 è chiusa alla fruizione pubblica.
L’ordinanza non specifica quali sono “le situazioni di pericolo” ma fa intendere che dovevano essere predisposti interventi di messa in sicurezza. Parlando con alcuni abitanti del quartiere ci è sembrato di capire che “l’insicurezza” è data da alcuni “pozzetti” di servizio ai quali è stata rubata o danneggiata la copertura e dai giochini che vi sono stati a suo tempo allocati. A guardare la Villa, infatti, sembra che tutto sia in ordine, è pulita, bene tenuta, forse qualche albero dovrebbe essere potato, ma per il resto tutto appare normale. Anche i giochini sono in buono stato, forse troppo vicini ai bordi dei vialetti e quindi pericolosi. A prima vista, insomma, ci pare che “gli interventi di messa in sicurezza” non dovrebbero essere così gravosi da causare “l’impossibilità di natura economica”, trattandosi forse più di lavori manuali che di acquisto di materiale o mezzi.
Mah, Responsabile del Servizio, Dirigente, Assessore al verde pubblico e soprattutto Dirigente ed Assessore alle finanze sono più aggiornati e competenti di noi e dei nostri lettori che reclamano, dopo quasi 4 mesi di chiusura, la riapertura di Villa Pompeo, su cosa impedisce di effettuare gli interventi necessari.
Stessa situazione di chiusura e stesse motivazioni per la Villa Parco di Giufà, Ordinanza n. 63/2018 del 2 maggio 2018; e per la Villa comunale Padre Pio, chiusa con Ordinanza “copia-incolla” n.91/2018 del 12 giugno 2018. Entrambe Ville che non hanno ricevuto alcuni intervento di messa in sicurezza e rimangono tutt’ora chiuse alla pubblica fruizione.