Parte domani il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani “porta a porta” a Favara. Una nuova distribuzione della raccolta giornaliera in relazione alla tipologia dei rifiuti che viene differenziata durante la settimana.
Un onere che ricade tutto sui cittadini che devono fare di necessità virtù, non solo differenziando la tipologia dei rifiuti in relazione al calendario predisposto dall’Amministrazione comunale e dalle ditte incaricate della raccolta, ma dotandosi anche degli strumenti per fare la raccolta differenziata quali mastelli, bidoni, sacchetti e altro.
Differentemente a come succede negli altri Comuni serviti dalle stesse ditte con lo stesso capitolato, a Favara non c’è stata la distribuzione dei mastelli differenti in relazione alla tipologia del rifiuto. I cittadini di Favara infatti non hanno ricevuto i contenitori di vario colore per differenziare la raccolta dei rifiuti, organico, residuo secco, metalli, cartone e plastica. A loro disposizione è rimasto soltanto il mastello grigio distribuito a suo tempo dalla giunta Manganella per tutte le tipologie di rifiuto che sono diversificate ed anche aumentate.
E dire che l’assessore Bennica nei suoi spot mette chiaramente in evidenza i mastelli di vario colore che indicano la diversa tipologia dei rifiuti. Ci viene da dire che senso ha e che valore ha l’indicazione dei colori se i mastelli i cittadini non li hanno ricevuti e quindi non li hanno a loro disposizione. I contenitori, le buste, i sacchetti insomma sono e saranno, almeno per il momento, a carico dei cittadini. È palese infatti che il mastello grigio non è sufficiente per la raccolta differenziata richiesta per cui ogni famiglia si deve dotare, comprandoli, di altri mastelli oltre che dei famigerati sacchetti biodegradabili ove inserire l’organico.
Lo ricorda in tutti i suoi post su Facebook l’assessore al ramo Bennica, dicendo proprio che l’organico deve essere inserito esclusivamente, altrimenti non sarà ritirato, nei sacchetti biodegradabili. Ma dove prenderli, dove comprarli. E chi non ce l’ha che come farà la differenziazione dell’organico? Interrogativi al quale l’assessore non ha risposto, anzi a chi lo ha interpellato direttamente pare abbia detto “usate i sacchetti di quando fate la spesa al supermercato”. In effetti che raccolta differenziata dell’organico sarebbe se il materiale non venisse messo in un sacchetto biodegradabile ma in uno di plastica normale.
E a proposito di comunicazione via Facebook, utilissima per carità e anche incisiva, sarebbe stato opportuno fare stampare qualche migliaio di volantini e consegnarli “porta a porta” ai cittadini, magari le vecchiette, insomma alle famiglie che non sono in contatto Facebook con l’assessore Bennica ed avrebbero avuto le giuste informazioni e le direttive su come fare la differenziata e su come dotarsi di mastelli e comprare i sacchetti biodegradabili.
È giusto ricordare che il costosissimo servizio di raccolta rifiuti solidi urbani a Favara non prevede soltanto la raccolta differenziata porta a porta, crediamo ci sia lo spazzamento delle strade, il discerbamento, la pulizia e il decoro in generale che purtroppo manca.
Comunque sia tutto dipende da noi cittadini virtuosi e civili, facciamo la raccolta differenziata, seguiamo le direttive, magari facciamoci sentire protestando se c’è qualcosa che non va, ma non buttiamo spazzatura e sacchi qua e là in giro per la città. Ne va della nostra salute e di quella dei nostri figli.