Si racconta di un uomo che non riuscendo a salire in groppa al cavallo, pregò il Santo per dargli la forza necessaria di saltare abbastanza in alto per riuscire nella sua impresa. Dopo aver pregato, saltò così in alto da cadere dalla parte opposta della bestia. A quel punto si rivolse al Santo con la famosa frase “Troppa grazia Sant’Antonio”.
Che c’entra Sant’Antonio e la troppa grazia?
Sant’Antonio, nulla, la troppa grazia, invece, c’entra, anzi c’entra solo quella.
L’utenza favarese sembrava vittima della confusione del Consiglio comunale che tra proposte e controproposte ha bruciato mesi a tutto danno dell’utenza che si è vista tagliare la presa idrica da parte di Girgenti acque, senza che qualcuno intervenisse realmente a difesa di un diritto essenziale. Intervenisse nei fatti ché di parole se ne sono spese troppe.
Ultimo atto confusionario, in ordine di tempo, il “rifiuto” del civico consesso di prendere in considerazione la proposta dell’opposizione di attivare una serie di azioni iniziando con la richiesta dell’intervento del presidente della Regione.
Non hanno valore alcuno le concessioni sulla rateizzazione o lo sportello dell’azienda presso i locali del Comune, ché la morosità non si è formata per mancanza di comode rate e tantomeno per la distanza degli uffici di Girgenti acque. Non hanno pagato per la loro povertà, di contro l’acqua è un bene irrinunciabile.
Torniamo alla troppa grazia. La conferenza di capigruppo ha deciso, oggi, di proporre all’amministrazione comunale di procedere con un esposto contro Girgenti acque da presentare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas, alla Procura della Repubblica di Agrigento, al Garante per la Protezione dei Dati Personali e al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.
Ideatore della proposta è Leonardo Pitruzzella che, dicevamo, ha incassato parere favorevole dei suoi colleghi capigruppo.
E la troppa grazia? Piano che ci arriviamo.
Contemporaneamente alla conferenza di capigruppo, il sindaco Manganella ha deciso di chiedere la convocazione urgente di una conferenza di servizi con il presidente della Regione, il prefetto di Agrigento, il commissario Ato idrico, l’Anci Sicilia.
“Da parecchi mesi, ormai, è in corso – scrive il sindaco Manganella – nei comuni facenti parte dell’Ato Idrico AG9, tra i quali anche Favara, una politica aziendale da parte del gestore del servizio idrico integrato – la Girgenti Acque S.p.A. – mirata al distacco indiscriminato di centinaia e centinaia, forse qualche migliaio,di prese idriche ai cittadini-utenti morosi.
Tale drastica e non condivisibile linea di Girgenti Acque colpisce in maniera arbitraria, soprattutto, quelle famiglie che vivono oggi un forte disagio economico, causato, tra l’altro, da una crescente disoccupazione che ha determinato, di conseguenza, un vertiginoso aumento della povertà che colpisce, non solo i vecchi, ma anche i nuovi poveri.
Alla scure di Girgenti Acque non sfugge nemmeno la fascia di quelle persone che vivono con una pensione minima e che stentano, molte volte, a far fronte persino all’acquisto di viveri di prima necessità.
L’acqua, signor Presidente, come Ella ben sa, è un bene comune del quale non si può fare a meno e deve, pertanto, essere assicurata ai ricchi, così come pure agli indigenti, in quanto diritto umano fondamentale ed inalienabile.
La popolazione favarese vive, signor Presidente, un momento di grave tensione che mi preoccupa notevolmente e chiede che le Istituzioni democratiche intervengano con l’autorevolezza che le è propria per mettere fine all’angoscia nella quale vive.
Sono anche turbato dal fatto che il forte disagio nel quale vivono migliaia di favaresi potrebbe mettere a serio rischio perfino l’ordine pubblico e/o provocare atti inconsulti e disperati da parte di qualche cittadino che nessuno di noi vorrebbe avere sulla coscienza”.
Ottimo il lavoro del sindaco, così come lo è quello del presidente del Consiglio comunale.
Scrivo e mi assale un dubbio terribile e se non si trattasse di troppa grazia?
A questo punto, potrebbe esserci il rischio che sovrapponendosi le due proposte, invece, di camminare parallelamente si annullino a vicenda.
Ma la troppa grazia c’entra sempre, anzi ci sta benissimo, ché il giovane nella storiella di Sant’Antonio non montò in sella, ma saltò addirittura il cavallo, finendo a terra.
Semplici battute per riderci sopra e per esorcizzare l'attuale malessere. Seriamente, sono convinto che questa è la volta buona per la difesa di un diritto inviolabile.
5 commenti
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CROCETTA più di una volta ha tuonato contro quelli che non si assumono le loro resposnabilità…..GRILLO ha disturbato Tito Livio x ricordare a tutti che “…dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur…” e nel nostro caso non si tratta di Sagunto…ma di Favara…e della parte più debole della popolazione…..la cui vita è messa a serio rischio….Sindaco, Assessori, Presidente del CC….Consigl.Comun. ecc. ecc..non devono sottovalutare la situazione…..
CROCETTA più di una volta ha tuonato contro quelli che non si assumono le loro resposnabilità…..GRILLO ha disturbato Tito Livio x ricordare a tutti che “…dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur…” e nel nostro caso non si tratta di Sagunto…ma di Favara…e della parte più debole della popolazione…..la cui vita è messa a serio rischio….Sindaco, Assessori, Presidente del CC….Consigl.Comun. ecc. ecc..non devono sottovalutare la situazione…..Bisogna assicurare almeno il minimo garantito di acqua….indispensabile come l’aria x respirare….
Giuseppe Lentini liked this on Facebook.