Imputato d’abuso d’ufficio, per aver nominato assessore nel giugno dell’anno scorso una persona condannata a 18 mesi (pena sospesa) nel 2008 per il reato di favoreggiamento semplice, Pippo Morello era stato ammesso al giudizio immediato con rito abbreviato.
Durante il procedimento giudiziario, ci sono state la requisitoria del pubblico ministero e l’arringa dell’avvocato difensore Angela Porcello. Poi, la sentenza, in camera di consiglio, con l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
La condanna a 18 mesi per favoreggiamento semplice dell’assessore comunale – secondo la sentenza del gup Alessandra Vella- non rientra dunque tra quelle per reati ostativi all’assunzione della carica di assessore.
“A fronte di questa vicenda giudiziaria – a parlare è Pippo Morello, sindaco di Naro – ero e resto del tutto sereno, perché sono sempre stato in pace con la mia coscienza, avendo agito in buona fede e nel rispetto delle norme che fondano l’ordinamento regionale degli enti locali.
La mia attività amministrativa, del resto, è stata costantemente caratterizzata da significativi fatti e da oggettivi provvedimenti che non lasciano dubbi sul mio operato a favore della legalità e dell’antimafia. Voglio citarne alcuni:
-attivazione del giudizio civile nei confronti di Vellini Carmelo per il risarcimento del danno a favore del Comune di Naro –costituitosi parte civile- effettuata con delibera di Giunta n.68 del 17.12.09
-stessa cosa nei confronti di Sardino Giuseppe, effettuata con delibera di Giunta n.5 del 04.02.2010
-adesione al Protocollo della Legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa” al fine di prevenire infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici, effettuata con delibera di Giunta n.59 del 14.12.2010
-conferimento al Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo dei terreni confiscati alla famiglia mafiosa dei Guarneri di Canicatti, siti in c.da Virgilio estesi in circa 60 ettari, effettuato con delibera di Giunta n.56 del 25.11.2010
– conferimento al Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo di ulteriori terreni siti in c.da Gibbesi, sempre confiscati alla famiglia mafiosa Guarneri di Canicatti, estesi oltre 187 ettari, effettuato con delibera di Giunta n.29 del 1 agosto 2012.”