"Inaccettabili i tagli indiscriminati nell'erogazione del servizio idrico. Le famiglie non possono essere private di un bene essenziale come l'acqua, i problemi non si risolvono assetando i cittadini più deboli".
Nino Bosco, parlamentare nazionale del Pdl interviene sulla questione delle sospensione a tappeto delle utenze per morosità effettuate dalla società che gestisce il servizio idrico.
"E' inconcepibile – spiega Bosco – operare le interruzioni d'acqua senza che prima ci si sia accertati se le famiglie sono morose per dolo o per necessità. Siamo di fronte ad una crisi economica senza precedenti, ed è una realtà evidente che i rincari su tutte le utenze gravano sui cittadini indebitamente. Favara e tutta la provincia di Agrigento sono afflitte dalla sospensione dell'erogazione di un elemento indispensabile come l'acqua, senza che però si stiano studiando soluzioni alternative al taglio indiscriminato".
"Chiedo al Sindaco Manganella – conclude – di provvedere, attraverso gli uffici comunali preposti, al censimento delle famiglie che vivono in povertà in modo tale da poter fornire un elenco alla società che gestisce il servizio idrico e rivedere le morosità degli indigenti. Chiedo inoltre che si faccia ricorso ad un fondo di garanzia per le famiglie che versano in condizioni di povertà, che possa intervenire in ausilio alle famiglie quando queste attraversano momenti di difficoltà e non riescono più a far fronte alle spese delle utenze, in particolar modo dell'acqua. Chiedo infine a Girgenti acque di fornire un elenco delle utenze da tagliare e di quelle già tagliate in modo da poter porre in atto rimedi e soluzioni per garantire a tutte le famiglie della provincia di Agrigento la necessaria fruizione di un bene indispensabile alla sopravvivenza dell'uomo, qual è l'acqua".
6 commenti
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Considerato che ora L’on Bosco è in una posizione che gli consente di poter cambiare, insieme ad altri colleghi si intende, una legge, ci aspettiamo che egli si dia da fare. Almeno, inserire nell’attuale legge che regola gli ATO e i gestori di garantire, con retroattività di almeno un anno, un minimo quantitativo di acqua che garantisca la vita e l’igiene degli utenti
Inizierei a dire che questa foto non si addice a tanta tristezza che regna in giro. Suggerirei al deputato graziato Bosco di devolvere gli ultimi due l’ stipendi dell’ARS ed il primo della CD alle persone che non possono pagare il canone dell’acqua in considerazione che questi tre stipendi li ha percepiti senza lavorare poiché il penultimo all’Ars non ha lavorato poiché in campagna elettorale, l’ultimo all’ARS non gli spetta perché non eletto anche se pagato, il primo alla CD perché senza commissioni. Per la verità come vede direttore sono stata magnanima perché Bosco dovrebbe restituire tutto perché non ha mai fatto nulla per Favara e per la Sicilia , pensa un po per l’Italia…. Grazie anticipate se volesse pubblicare questa mia piccola verità.
quando diventerò deputato il testo del mio primo comunicato stampa sarà: l’acqua bolle a 100 gradi. Forse riuscirò ad essere più originale…
Ma quando vede il suo capo non gli può chiedere come mai ha fatto la privatizzazione d’dell’acqua?…. e magari chiedergli come mai successivamente alla sentenza 335/2008 hanno fatto un’altra legge help cerca di offuscare chi non deve pagare la depurazione?…..e MAGARI se si informa che la legge per la cessazione della privatizzazione del’acqua è competenza regionale, che ha fatto la legge per abrogare l’ATO e tra poco ci sarà la legge per riportare l’acqua pubblica