Come era prevedibile il nostro articolo “Mancano tecnologie e personale adeguato, affidata alla SRR la riscossione coattiva Tari 2012” ha suscitato interesse e coinvolgimento, per usare solo due termini che sono stati manifestati con numerosi commenti sulla nostra pagina facebook, nel gruppo whatapp ma anche con telefonate compresa la richieste di modifica da parte dell’assessore Crocetta Maida.
Ad intervenire avvocati, sindacalisti, Associazioni di consumatori, esponenti politici e normali cittadini. Alcuni con cognizione di causa, citando leggi e sentenze relativamente alla parte tecnico-normativa, altri per indignarsi per quell’aggettivo usato nei confronti del personale comunale.
Noi ritorniamo sull’argomento per chiarire e specificare alcune cose, anche su richiesta dell’assessore Crocetta Maida che ci ha detto subito che “il personale comunale di quegli uffici sa fare il suo lavoro, va anche oltre le competenze personali e in questo particolare momento è oberato di lavoro dovuto alla riscossione dei tributi di diversi anni”. Perché allora la necessità di scrivere ed evidenziare in delibera: “Considerata la mancanza presso questo Ente di tecnologie adeguate e personale qualificato che possano consentire l’effettuazione dell’attività di accertamento volta a combattere l’evasione ed elusione”.
Secondo l’assessore Crocetta Maida l’aggettivo qualificativo non è stato usato come dispregiativo, riferito alla loro professionalità lavorativa, mai messa in discussione, ma circostanziato e limitato soltanto all’azione specifica e particolare relativa all’attività di accertamento elusione/evasione e successiva riscossione coattiva della Tari 2012. In relazione anche alla mancanza di tecnologie e alla grande mole di lavoro che stanno svolgendo.
Come abbiamo evidenziato nel nostro articolo lo stesso affidamento con le stesse modalità era stato fatto alla SRR per l’annualità 2011, ma allora in delibera fu scritto soltanto: “Considerata la mancanza presso questo Ente di tecnologie adeguate che possano consentire l’effettuazione dell’attività di accertamento volta a combattere l’evasione ed elusione”, senza citare ed intaccare minimamente la qualificazione o meno del personale.
Infine relativamente al costo del servizio, che in delibera viene quantificato in €. 65.000,00, bisogna specificare che, come ci fa presente l’assessore Maida, “il Comune di Favara è socio della SRR Ato 4 Agrigento Est e quindi usufruisce dei servizi che sono compresi nella quota che il Comune paga annualmente”. Anche il servizio in questione fa parte delle prerogative della SRR per cui, come si legge nel protocollo d’intesa: “I costi di personale e le spese generali a carico del Comune di Favara, derivanti dal presente accordo (servizio riscossione ndr) sono compresi nella quota risultante dal riparto delle spese approvato dall’assemblea dei soci della SRR Ato 4 Agrigento est”. Ovvero i 65mila euro non serviranno per pagare il personale per il servizio in quanto già pagato annualmente dalla quota.
A cosa servono allora i soldi impegnati in delibera? Lo spiega il successivo comma dell’affidamento: “Le spese di notifica dei provvedimenti ai contribuenti e gli eventuali ulteriori costi di gestione per l’attività di… bla bla bla…. saranno oggetto di apposito provvedimento di spesa da parte del Comune”. Appunto i 65 mila euro servono per la stampa, l’imbustamento, il recapito degli avvisi ed eventuali altri costi, “spesa che si doveva comunque sostenere – precisa Crocetta Maida – anche se il servizio fosse stato fatto in house dal Comune”.
Chiarimenti e approfondimento dovuto ai nostri lettori.
Sugli altri temi evidenziati nella discussione quali: tributo non dovuto, cartelle doppie, recapitate ai defunti, tributo prescritto ed altre problematiche normative lasciamo che a parlare siano, come già stato, le sentenze dei giudici.