Emergenza sociale nel settore della formazione professionale in Sicilia dove circa otto mila lavoratori rischiano seriamente il posto di lavoro. Infatti, se non si troverà una soluzione proprio in prossimità dell’approvazione del bilancio della regione siciliana, gli enti saranno costretti ad avviare le procedure di licenziamento collettivo e dal 8 giugno ci saranno altri disoccupati in Sicilia.
Pare che in queste ore le associazioni degli enti e i sindacati hanno scritto una lettera ai Ministeri del Lavoro e della Coesione Sociale per chiedere un intervento urgente attraverso il tavolo della governance “Piano di Azione Coesione”, previsto per il 22 Aprile p.v., e composta dal ministro Barca, dalla Regione siciliana e dall'Unione europea
Tutti chiedono la necessità di garantire la continuità dell’attività lavorativa del personale in costanza di rapporto di lavoro negli enti di formazione.
Intanto per lo stesso giorno 22 aprile p.v. alle 9.00 davanti all'ARS il comitato spontaneo dei lavoratori ha organizzato uno sciopero e concentramento mediante un assemblea regionale per chiedere al governo risposte certe sul loro futuro e appoggiare la proposta di finanziare la seconda annualità dell’avviso 20 con fondi ministeriali e europei, senza gravare sulle casse regionali. La protesta proseguirà ad oltranza sino alla conclusione della votazione all’ARS prevista per il 24 Aprile.
Su questa stessa linea, ieri è stato approvato nella V° Commissione Cultura, Formazione e Lavoro un emendamento politicamente trasversale proposto dagli onorevoli Marcello Greco (Democratici riformisti per la Sicilia), Mario Alloro (Pd), Anthony Emanuele Barbagallo (Pd), Mariella Maggio (Pd), Antonella Maria Milazzo (Pd), Roberto Di Mauro (Partito dei siciliani – Mpa),Giovanni Lo Sciuto (Partito dei siciliani – Mpa), Giovanni Greco (Partito dei siciliani – Mpa) e Marco falcone (PDl).
Ora sarà la II ° commissione – Bilancio e Programmazione ha esprimersi politicamente e tecnicamente sulla proposta da discutere definitivaente all’ARS. Della II ° Commissione fanno parte: Antonino Dina (presidente), Giovanni Di Giacinto (Vice Presidente), Vincenzo Vinciullo (Vice Presidente), Giorgio Ciaccio (Segretario), oltre ai componenti Roberto Saverio Clemente, Antonello Cracolici, Carmelo Currenti, Nicola D'Agostino, Giovanni Di Mauro, Marco Falcone, Baldassare Gucciardi, Claudia La Rocca, Nicola Leanza, Giuseppe Lupo e Riccardo Savona.
Nelle mani dei 90 parlamentare, che approveranno il bilancio, il destino di migliaia di operatori della formazione in Sicilia.
Da più parti la volontà di tutelare i lavoratori e rasserenare gli animi, per dedicarsi poi con maggiore tranquillità alla riforma della formazione professionale in Sicilia.
Coglierà Crocetta l’indirizzo politico trasversale già manifestato dal parlamento siciliano e proveniente dalle parti sociali e sindacali?
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8.000 posti di lavoro appesi al filo del Bilancio della regione siciliana – SiciliaOnPress http://t.co/wdFQpqm6q8