I cittadini di Favara dovranno trattenere ancora a casa i rifiuti classificati come “organico”.
Da almeno una settimana questa tipologia di “munnizza”, la più facile a decomporsi e quindi a puzzare e ad attirare se non far proliferare insetti ed animali vari, non viene ritirata a causa, così dice l’assessore al ramo, Giuseppe Bennica, dell’indisponibilità dei centri di raccolta a riceverla.
I cittadini rispettosi delle regole e con spiccato senso civico se la tengono sul balcone (fino a quando potranno resistere?) gli altri la buttano dove capita, naturalmente lontano dalla propria abitazione, alimentando le tante discariche abusive che sono risorte ad iosa nella periferie della città di Favara. “Neanche domani il rifiuto “Organico” sarà raccolto – comunica l’assessore Giuseppe Bennica – con gli operatori ecologici che saranno impegnati nella bonifica di alcune aree e la raccolta del secco residuo”.
Quando sembrava che la raccolta differenziata fosse ormai una realtà e quando sembrava che i cittadini avessero capito la necessità di rispettare le regole, sono arrivati i vari problemi, i vari disservizi, che uniti alla mancanza di senso civico dei soliti “non cittadini” hanno prodotto la cruda e amara realtà, ovvero una raccolta a singhiozzo in molti quartieri, il proliferare di cumuli di rifiuti ai bordi delle strade e anche dinnanzi a molti negozi, causate anche dalla non regolare raccolta oltre alle già note e ampie discariche nella periferia di Favara.
Quindi che fare? L’assessore Giuseppe Bennica per tutta risposta scrive: “Io attualmente ho un sacchetto di organico chiuso dentro un altro sacchetto, nel balcone, dentro un contenitore. Domani mattina farò la stessa cosa. Alcuni cittadini meno virtuosi lo butteranno domani con il secco residuo. Altri virtuosi lo terranno, ove possibile, dentro contenitori e sacchetti nei lunghissimi balconi favaresi. Altri lo spargeranno in città”. Se il sacchetto domestico si può tenere sul balcone, i quintali di organico prodotti dalle decine di rivendita di frutta e verdura dentro quale sacchetto dovrà attendere che sia raccolto?.
Per giustificare ed elogiare il suo operato, crediamo molto deficitario, Bennica posta anche un video che lui stesso ha realizzato nel 2012 dal titolo “Oggi mi sento italiano” dove evidenzia i cassonetti pieni con i rifiuti sparsi per terra in più zone di Favara. Nel 2012 non c’era la raccolta differenziata che da qualche anno con fatica è stata introdotta, sforzi che nell’ultimo periodo sembrano però vanificarsi. Speriamo bene per il prosieguo.