Ben 7 tonnellate di pesce tra fresco e congelato senza tracciabilità/rintracciabilità, ovvero non vi era la documentazione oppure i numeri di lotto indicati nelle fatture dei fornitori non corrispondevano con quelli rinvenuti negli imballaggi, è stato sequestrato dai militari della Capitaneria di Porto Empedocle, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro FUSCO.
L’operazione è stata denominata “Safe Frozen” (congelato sicuro) ed ha visto il personale della Guardia Costiera di Porto Empedocle impegnato per diversi giorni, operando in condizioni ambientali particolarmente critiche. I controlli sono avvenuti in celle frigorifere la cui temperatura è di -20°C, per effettuare una attenta e puntuale ricognizione di un ingente quantità di pesce al fine di verificare il rispetto delle normative nazionali ed europee relative alla filiera della pesca.
I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Porto Empedocle della Capitaneria di Porto. Accanto al Comandante Fusco, il suo vice, Capitano di Fregata Daniele Governale, il Capitano di Corvetta Davide Guzzi, capo servizio operativo e la Sottotenente di Vascello Fabiola Ratano, capo Sezione Polizia marittima. Al termine dell’attività di controllo è risultata palese l’interruzione della rintracciabilità/tracciabilità di tutto il prodotto ittico, portando così al sequestro di un totale di Kg.6879. I prodotti ittici sono stati sottoposti al controllo del personale del Distretto veterinario di Agrigento attestando che tutti i prodotti ittici freschi e parte del congelato non erano idonei al consumo umano della merce perché priva di tracciabilità.
Gli ispettori della Capitaneria di Porto Empedocle procedevano ad elevare il verbale di sequestro del prodotto ittico che è risultato privo di tracciabilità/rintracciabilità, e conseguente verbale amministrativo di contestazione che prevede una sanziona amministrativa da € 750 a € 4500 a carico della ditta, ai sensi del D.Lgs 04/2012.
Il Comandante della Capitaneria di Porto Gennaro Fusco ha espresso il suo vivo compiacimento per l’attività svolta. “Solo qualche settimana prima, nell’ambito dell’operazione complessa a livello nazionale denominata “Confine Illegale”, il cui scopo era quello di verificare la correttezza delle attività di commercializzazione all’ingrosso dei prodotti ittici, (con particolare riferimento a quelli provenienti dai paesi Terzi), il rispetto delle disposizioni sulla tracciabilità ed etichettatura, ed il rispetto delle norme tecniche sulle attività di cattura per la tutela degli stock ittici e dell’ecosistema, gli uomini del Compartimento Marittimo di Porto Empedocle avevano già posto sotto sequestro 6 tonnellate di prodotto ittico”.
La Capitaneria di Porto di Porto Empedocle vuole attuare una decisa politica di contrasto nei confronti di chi agisce in modo illegale, con lo scopo di garantire ai consumatori l’acquisto di prodotti certificati e di qualità nel rispetto della filiera ittica”.