Sono state le scuole le protagoniste della manifestazione conclusiva della “Settimana della Memoria” organizzata dall’ISR “Calogero Marrone” e dalla sezione favarese dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, al Teatro San Francesco di Favara.
Guidati dei loro insegnati gli alunni hanno raccontato la Shoah con musica, video, poesie e drammatizzazione in un teatro gremito in ogni ordine di posto ad applaudire per le performance ma anche a riflettere sui temi, purtroppo ancora attuali, di razzismo, guerre, deportazioni, intolleranza e discriminazione.
A salutare e ringraziare le scuole, le dirigenti e gli insegnati ma soprattutto gli alunni per l’impegno e per l’eccezionale lavoro svolto, il presidente della sezione Anpi di Favara, Carmelo Castronovo, quello provinciale senatore Angelo Lauricella e il presidente dell’Istituto Marrone, Rosario Manganella, presente per l’amministrazione comunale l’assessore alla P.I. Gianluca Caramazza.
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa fecero il loro ingresso nel Campo di concentramento di Auschwitz e liberarono i prigionieri sopravvissuti. L’arrivo ad Auschwitz svelò al mondo l’atrocità e l’orrore della Shoah, lo sterminio degli ebrei. Per ricordare quei tragici fatti perpetrati, le persecuzioni, le leggi razziali e la deportazione nei campi subita da milioni di persone (insieme agli ebrei, zingari, omosessuali, portatori di handicap, partigiani, antifascisti, oppositori politici..), dal 2000, l’Italia ha istituito il “Giorno della Memoria”, istituzionalizzato con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000, gli articoli 1 e 2 di detta legge definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”. Il Giorno della Memoria divenne, in seguito, una ricorrenza internazionale come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto con la risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005 dell’ONU.
Lo spettacolo al teatro San Francesco di martedì ha chiuso una eccezionale ed intensa settimana durante la quale nei vari Istituti si è parlato della Shoah e di tutti gli argomenti ad essa collegati. La manifestazione, condotta dal giornalista Giuseppe Moscato e dalla giovane Carla Bartoli, studentessa dell’I.C. Falcone e Borsellino che ha dimostrato padronanza di linguaggio, spigliatezza e eccezionale presenza scenica, ha avuto per protagonisti gli alunni degli Istituti Comprensivi “Gaetano Guarino”, “Bersagliere Urso-Mendola”, “Falcone e Borsellino”, “Vitaliano Brancati”, l’IPSEOA “Gaspare Ambrosini”, l’IISS “Enrico Fermi” e il Liceo “M: L: King”.
Ognuno ha rappresentato la Shoah con musica, video, poesie e drammatizzazione. Abbiamo sentito la canzone premio Oscar “La vita è bella” dall’omonimo film di Benigni, “Imagine” di Lennon, “Blowin in the wind” di Bob Dylan; ma anche danza su musiche del film Schindler’s list e coinvolgenti ritmi rap; letture dal libro “Buio” di Dacia Maraini e “Se questo è un uomo” di Primo Levi; una libera interpretazione di una scena del film “Il treno della vita” e una “Intervista immaginaria a Calogero Marrone”. Ma anche l’esecuzione da vivo dell’Inno di Mameli e dell’Inno alla Gioia da parte dell’orchestra dell’I.C. “Brancati”.
E per terminare la “Canzone del bambino nel vento – Auschwitz” di Francesco Guccini ed i Nomadi cantata da tutto il teatro con l’impegno di rivederci il prossimo anno con la quarta edizione della “Settimana della Memoria”.