Da domani e per tutta la durata dei lavori che porteranno all’approvazione della legge di stabilità e della Finanziaria regionale, davanti all’Ars ci sarà un presidio dei rappresentanti aziendali e dei lavoratori non in servizio di tutte le filiere della formazione professionale, organizzato da Cgil e Cisl con Flc e Cisl Scuola. L’iniziativa, fanno sapere i sindacati, è a sostegno degli emendamenti volti a garantire la continuità delle attività e la massima salvaguardia dei livelli occupazionali”. Cgil e Cisl denunciano “l’estremo disagio e l’incertezza che stanno vivendo i lavoratori” di fronte all’annuncio dell’assessorato alla formazione di volere chiudere le attività relative all’Avviso 20 il prossimo 7 giugno, prevedendo un nuovo bando ancora “tutto da inventare”. Questo, mentre dell’annunciata riforma ancora non si ha un testo scritto su cui aprire il confronto. “No al salto nel buio”, dicono dunque i sindacati che sollecitano “ una vera riforma del sistema” . Per questi obiettivi Cisl e Cgil hanno inoltre indetto per il 10 maggio una manifestazione regionale di tutto il settore per protestare contro i ritardi della pubblica amministrazione su tutte le procedure che riguardano gli stipendi del personale; per chiedere l’avvio di un iter di riforma organico e condiviso “senza demagogia e senza salti nel buio”; per chiedere che vengano garantiti l’occupazione e il reddito dei lavoratori del settore.
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