“Se i Comuni ribelli consegnassero le loro reti idriche, si potrebbero mantenere gli attuali livelli occupazionali oltre ad un notevole abbassamento dei costi sia nella gestione del servizio, sia nell’acquisto del prezioso liquido”
Hanno ragionato sul servizio idrico integrato, ieri, il rappresentante di Konsumer provinciale, avv. Giuseppe Di Miceli, e il commissario prefettizio della Girgenti Acque S.p.A. e della Hydortecne Srl, Dott. Giuseppe Massimo Dell’Aira.
L’incontro è durato poco meno di due ore ed “ha avuto per oggetto – dice l’avvocato Di Miceli – le criticità societarie nella gestione e il lavoro svolto dai commissari per “ripulire” le Società, la Girgenti e la Hydortecne, dalle circostanze indicate nelle rispettive interdittive prefettizie”.
Di Miceli non lo dice, ma è chiaro che il tema dell’incontro è diverso, nella forma e nella sostanza, rispetto a quello che il commissario Dell’Aira possa avere con l’Ati e con i sindaci che lo compongono, per il semplice fatto che l’associazione rappresenta al netto l’interesse dei consumatori, oggi traditi dai significativi ritardi della politica, che deve mettersi d’accordo e maledettamente mediare.
Al netto gli interessi dei consumatori, specie quelli dei Comuni virtuosi che rispettosi della legge hanno consegnato le loro reti idriche all’Ati che peggio di come li ha tutelati non poteva fare negli ultimi circa tredici anni. Bistrattati e danneggiati non possono, certamente, aspettarsi nulla di buono se non a sorpresa dai sindaci dell’Ambito, inchiodati nel decidere, quando a smuoverli è stato l’intervento del Prefetto di Agrigento, Dario Caputo. E per dirla tutta, l’impressione è che il Prefetto continuerà anche in futuro ad essere l’acceleratore del malfunzionante motore Ati.
“Il commissario – ci dice a tal proposito Di Miceli – ha dimostrato una particolare attenzione ai malumori dell’utenza sia per le problematiche relative alla gestione in senso stretto, sia al disagio patito dagli stessi utenti per la mancanza di una ferma decisione dell’Ati la quale nonostante i ripetuti inviti a fare presto ad oggi dopo 6 mesi dall’interdittiva e dalla risoluzione, non ha ancora deciso quale sarà la forma di Gestione del SII in provincia di Agrigento. Nelle more di quest’ultima decisione, per la quale si ci è augurato che non arrivi troppo tardi, la Società va avanti con la propria gestione commissariale che vede riorganizzare il proprio piano industriale con cadenza bimestrale, nell’attesa di una definitiva decisione da parte dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Idrico, con i quali ci conferma il Commissario, è in atto un costante confronto sulle problematiche già conosciute e su quelle che man mano si presentano, ma che di certo non possono avere una lunga e duratura programmazione”.
Aspettiamo le decisioni dell’Ati, un’attesa per certi versi paradossale considerato che tutto deve viaggiare sui binari della legge che il legislatore ha tracciato nell’interesse dei cittadini, se è vero che viviamo in uno Stato di diritto.
Nell’attesa le associazioni dei consumatori e tra queste Konsumer gestiscono l’interesse “ordinario” dell’utenza.
“Di rilevante interesse – conclude l’avvocato Giuseppe Di Miceli – è stato l’argomento volto ad aumentare gli strumenti per la risoluzione stragiudiziale delle controversie tra la Società e l’utenza, anche attraverso il dialogo con la scrivente Associazione dei Consumatori, grazie alla quale si potrà dare soluzione ai reclami senza ricorrere all’autorità giudiziaria, con notevole risparmio economico e temporale, per il riconoscimento dei diritti dei consumatori/utenti.
“Infine è stato affrontato anche il tema dei Comuni non consegnatari, i quali se consegnassero le reti idriche, si potrebbero mantenere gli attuali livelli occupazionali oltre ad un notevole abbassamento dei costi sia nella gestione del servizio, sia nell’acquisto del prezioso liquido”.
Il prossimo incontro con i commissari prefettizi e Konsumer è programmato per la prima decade di Maggio.