Il sipario del Teatro San Francesco di Favara ieri non si è aperto per una delle tante rappresentazioni teatrali che hanno caretterizzato e arricchito i sabato sera favaresi.
Ad incollare gli spettatori alla poltrona in religioso silenzio la proiezione del documentario “Quasi12 – Nessun colpevole” che narra la tragica vicenda del piccolo Stefano Pompeo, il ragazzino di 11 anni di Favara che venne ucciso per errore, da un commando mafioso, il 21 aprile del 1999: esattamente 20 anni fa.
Il documentario, prodotto da Fuoririga, è stato scritto e diretto dal giornalista Gero Tedesco. “Quasi12. Nessun colpevole” ripercorre, per la prima volta, l’intera vicenda facendo parlare, tra gli altri, i protagonisti, loro malgrado, di una tragedia dimenticata: la mamma Carmelina Presti, il padre Giuseppe Pompeo, l’ex componente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Scozzari.
L’insegnante del piccolo, Carmela Di Caro, il giornalista Franco Castaldo che si occupò del caso. A spiegare come sia potuto accadere che nulla è stato mai fatto per trovare la verità è il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella.
Ad aprire la serata Antonio Zarcone, cantante-musicista-autore, che ha cantato dal vivo “Canzone per Stefano” una sua composizione dedicata proprio al piccolo Stefano Pompeo, scritta e musicata nel 2007 ma che mai era stata eseguita in pubblico.
“In questi giorni, alla produzione, stanno arrivando centinaia di messaggi da tutta Italia che chiedono conto di questa storia incredibile – ha detto Gero Tedesco introducendo la proiezione del docufilm – in molti si chiedono come sia potuto accadere che da 20 anni non c’è addirittura nessun indagato per la morte di un bambino. L’omicidio di un innocente caduto quasi totalmente nell’oblìo. Nessuno è mai stato condannato e addirittura nessuno è mai stato indagato”.
Stefano Pompeo aspetta ancora giustizia. “Questo documentario ha come obiettivo quello di scuotere le coscienze, di fare riaprire il caso e di cercare di dare un nome, un volto, un’identità agli assassini di Stefano – ha detto ancora – abbiamo cercato di risvegliare emozioni, di svegliare coscienze e l’obiettivo si sta raggiungendo oltre ogni più rosea aspettativa. Stefano Pompeo deve avere giustizia”.
Un lungo applauso e tanta commozione alla fine della proiezione hanno salutato Carmelina Presti e Giuseppe Pompeo, i genitori di Stefano presenti in sala, che visibilmente commossi hanno ricordato il loro piccolo angelo, ancora senza giustizia.
Il vicesindaco Giuseppe Bennica visibilmente commosso nel suo intervento ha ribadito che Favara da quel giorno infausto ha cercato di risollevarsi. Il sacrificio di Stefano non è stato vano ed ha contribuito notevolmente a formare e a far crescere nuove conoscenze Antimafia. Presente in sala anche l’ex sindaco Lorenzo Airò, sotto la sua amministrazione comunale la signora Presti è stata assunta alle dipendenze del Comune mentre al piccolo Stefano è stata dedicata la villetta di via dei Mille.
Alla realizzazione di “Quasi 12 – Nessun colpevole” con Gero Tedesco hanno lavorato: Davide Sclafani per il montaggio, le musiche originali di Davide Lo Iacono e degli Eimog, la ricerca storica di Silvio Schembri, Gero Tedesco e Michele Ruvolo, la fotografia di Manuela Lino, che è anche la presidente di Fuoririga, le riprese sono di Marco Martorana e Davide Sclafani.