Servizio rifiuti, spendiamo circa 7milioni di euro e la città è sporca, mentre si piange miseria. E in questo scenario non mancano gli sforzi dell’assessore al ramo e degli uffici comunali responsabili dell’igiene pubblica.
C’è qualcosa che non funziona e allontana il servizio dalla normalità. Favara sembra un paese dell’entroterra tunisino, dove non spendono certamente cifre milionarie per l’ambiente.
Citiamo un solo sito che appartiene a tutti i favaresi, ma nulla cambia in tutto il territorio comunale. Gli scatti che vi proponiamo fotografano la realtà del muro di cinta del Cimitero, viale Ambrosini. Si vedono i rifiuti abbandonati dal solito imbecille incivile, si nota anche l’erba alta almeno venti centimetri. Le erbacce e la sporcizia sembrano un invito a sporcare di più, a fare di quel luogo una discarica.
Prima di scrivere l’articolo abbiamo parlato con i responsabili comunali del servizio che ci hanno assicurato sulla bonifica che sarà effettuata al massimo tra due giorni.
Cosicché sembrerebbe che la stampa faccia parte del servizio di igiene pubblica del Comune. Le ditte che gestiscono il servizio non svolgono un lavoro adeguato, i giornali denunciano il degrado e l’amministrazione comunale si attiva. La particolare storia dura da anni. E potrebbe entrarci se gli utenti non sborsassero 7milioni di euro, una cifra enorme grazie a capitolati fatti per garantire chi gestisce i lavori, grazie a Musumeci e prima di lui grazie a Crocetta, Lombardo e Cuffaro, quest’ultimo mi è rimasto nelle orecchie con la storia del suo piano rifiuti, sulle discariche e gli inceneritori.
Restiamo a Favara, dove non può durare la regola del “se non mi vedi, ti frego”. Le erbacce impiegano mesi per raggiungere l’altezza di un metro, se ne deduce che per mesi il servizio non verrebbe eseguito a regola d’arte.
Il servizio non è reso come dovrebbe, il funzionario del Comune attesta il contrario e i cittadini pagano, mentre la città offre uno spettacolo indecoroso.