Riceviamo e pubblichiamo con piacere una “riflessione notturna” come la chiamata lo stesso autore Giuseppe Piscopo, Docente, giornalista e già amministratore della città di Favara.
Stamattina, in una giornata finalmente di primavera, sono stato a Villa Ambrosini, con un gruppo di alunni della mia scuola, invitati dall’Unitre’, Università della terza età di Favara, alla piantumazione delle “piantine della legalità”, nella grande aiuola centrale dove, nel 2005, da Assessore alle Ville e Giardini, nel giorno dell’inaugurazione, feci piantumare un grande albero di carrubo. Aveva un significato specifico. Gaspare Ambrosini, giurista favarese e padre costituente della nostra Repubblica, amava riunire i giovani universitari nella sua campagna del Saraceno, a poche centinaia di metri dalla Villa, proprio sotto un grande carrubo. E con loro parlava di diritti e doveri,di libertà, di impegno politico, di cittadinanza attiva: di legalità!
Mentre assistevo alla bella manifestazione il dott. Veneziano, rappresentante dell’Unitre’, cogliendomi di sorpresa, mi ha invitato ad un intervento per raccontare come è nata villa Ambrosini ed il significato proprio del carrubo, albero robusto, secolare e sempre verde. In maniera spontanea ho invitato gli alunni delle scuole presenti a crescere “radicati” nel territorio, robusti proprio come il carrubo di Ambrosini, innamorati della propria città che dobbiamo sentire “cosa nostra” nel più nobile significato.
Ho parlato di Villa Ambrosini vandalizzata nell’ultimo decennio, distrutta, abbandonata e poi “risollevata” da volontari cittadini dal cuore grande. E mentre parlavo di villa Ambrosini, con la sguardo perso nel prato inglese che non c’è più, (ricordando le tante domeniche affollate con bambini tuffati nell’erba) il mio pensiero è andato in via dei Mille, alla Villa dedicata a Stefano Pompeo, chiusa “temporaneamente” da oltre un anno.
È ancora dentro di me l’emozione di ieri sera vissuta nella mia scuola durante e dopo la proiezione del docufilm su Stefano. Le lacrime della mamma e del papà e le lacrime di tantissime colleghe mi hanno fatto seccare la gola mentre parlavo. Avevo accanto il sindaco Anna Alba, ma non ho ritenuto opportuno per tanti motivi chiedere ad alta voce l’apertura della villetta di via dei Mille.
Ma la richiesta l’ho fatto stamattina, in un contesto di festa,dentro un’altra villa avendo accanto Anna Alba. La quale, con la fascia tricolore, ha assunto l’impegno di riaprire in tempi brevi quel cancello chiuso e permettere alla città di usufruire di un giardino progettato (all’epoca ero vicesindaco) nel dicembre del 1994 e consegnato pochi mesi dopo alla città di Favara.
In una delle foto che pubblico il momento della firma del contratto fatto siglare dagli alunni della scuola media Mendola (altra piaga…) e la villa appena realizzata… Controllero’ personalmente eventuali altri ritardi. In caso di non apertura,accanto alla tabella con il nome “Stefano Pompeo” collochero’ una tabella con la scritta: “Quasi 2. CHIUSA. Chi sono i colpevoli?”
GIUSEPPE PISCOPO