Un anno fa, esattamente il 12 giugno 2018, il dirigente della Posizione Organizzativa n. 3 del Comune di Favara, con una propria ordinanza la n. 92/2018 disponeva la chiusura temporanea della Villa Stefano Pompeo.
Il polmone verde di via dei Mille, dedicato alla piccola vittima innocente di mafia, veniva chiuso a causa “dell’impossibilità di natura economica a poter effettuare lavori di manutenzione all’interno della villa e lavori per rimediare ad atti vandalici, che di fatto hanno creato situazioni di pericolo”. Da qui la chiusura la cui “temporaneità” sta andando oltre ogni definizione spazio-temporale. Stessa situazione di chiusura e stesse motivazioni per la Villa Parco di Giufà, ordinanza n. 63/2018 del 2 maggio 2018; e per la Villa comunale Padre Pio, chiusa con ordinanza n.91/2018 del 12 giugno 2018. Le tre Ville non hanno ricevuto alcuni intervento di messa in sicurezza e rimangono tutt’ora chiuse alla pubblica fruizione.
In verità la villa dedicata al piccolo Stefano Pompeo dopo l’unanime indignazione per la prolungata chiusura ed i numerosi appelli per la sua riapertura sembrava avesso fatto effetto. A pochi giorni dalla proiezione a Favara del documentario #Qasi12Nessun Colpevole agli inizi di maggio i cancelli si Villa Pompeo si aprirono, qualcuno vide pure alcuni operai all’opera, ma evidentemente si è trattato din un “falso allarme” poiche quei cancelli sono ritornati chiusi e serrati e la Villa di via dei Mille così come gli altri due spazi versi di cui alle ordinanze di chiusura riportate prima, a distanza di un anno, restano ancora interdette alla pubblica fruizione.