Favara è sporca perché il servizio di igiene ambientale è reso male dalle cinque ditte che lo gestiscono. E’ un’accusa gravissima della quale ci assumiamo tutte le responsabilità, disponibili e felicissimi a ricevere e pubblicare qualsiasi smentita o denuncia per diffamazione.
Diciamo, innanzitutto, in quale fase contrattuale ci troviamo. La sottoscrizione del contratto per il nuovo servizio è avvenuta il 15 Maggio scorso e da questa data sono assegnati tre mesi di tempo per il completo avvio. Il termine stabilito può slittare qualora il Comune non riesca ad adempiere per la sua parte, per fare un solo esempio nella presentazione dei ruoli d’utenza. Il termine è, dunque, il 15 Agosto, ad ogni modo, potrebbe al massimo arrivare a Settembre. Intanto, le cinque ditte devono eseguire l’attività ordinaria.
Attività ordinaria che la città non riceve. Ci sono zone cittadine che non vedono un netturbino, ad essere generosi da mesi. Normalmente il lavoro è molto approssimativo, salvo poi a correre dopo le denunce giornalistiche. Passata l’ondata di condanna dell’opinione pubblica tutto ritorna come prima.
Non può essere, i favaresi, io tra questi, pretendiamo di vivere in una città decorosa, pulita ed accogliente, perché il danno vero e proprio supera di gran lunga quello immediatamente visibile. E in danno lo subiscono le attività imprenditoriali, i nostri figli che devono cercare il loro futuro fuori. Non parlare, non denunciare equivale al suicidio, al volersi fare del male a tutti i costi.
La città è sporca perché non viene pulita a dovere. Certamente, incide il comportamento incivile di alcuni cittadini che non rispettano le regole. A proposito, il martedì sera è diventato l’appuntamento con il conferimento selvaggio, quando si butta tutto insieme, dall’umido al cartone e alla plastica. Non ci sono i controlli, se non quelli annunciati ai quali non crede più nessuno.
Favara deve cambiare, smettendo la logica che tutto è possibile nella nostra città.