Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra la presidenza dell’ATI di Agrigento con i comitati, le associazioni territoriali ed il Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni.
L’incontro organizzato dall’ATI è scaturito dalla necessità di un chiarimento tra le parti dopo le recenti notizie di stampa in merito alla presunta scelta della spa a totale capitale pubblico per la gestione del servizio idrico in provincia.
La presidente e sindaca di Sciacca dott.ssa Valenti ha precisato che nessuna scelta è stata ancora operata dall’assemblea dei sindaci e che il gruppo di lavoro in seno all’ATI ha lavorato alle bozze di statuto sia di una spa a totale capitale pubblico che di una azienda speciale consortile che saranno sottoposte a breve ai sindaci ed ai comitati.
Tutti i comitati e le associazioni presenti hanno riconfermato ed ampiamente motivato la loro posizione a favore della azienda speciale consortile; unica forma gestionale in grado di garantire un effettivo controllo democratico da parte dei cittadini e la natura pubblica del servizio anche dal punto di vista giuridico. Questa consentirebbe inoltre di mettere la gestione al riparo da possibili privatizzazioni future, che sono sempre possibili per una spa che volesse cedere quote azionarie.
La discussione ha approfondito vari aspetti legati alla forma di gestione in un confronto franco ed aperto.
La Presidente, nello spirito di collaborazione che auspica, ha chiesto che le bozze vengano esaminate attentamente e senza pregiudizi, valutando i lati positivi e quelli negativi che ciascuna forma di gestione oggettivamente presenta.
La presidente dell’ATI Valenti, il vicepresidente Gueli e l’On. La Rocca hanno dato disponibilità a recepire emendamenti alle bozze di statuto e ad aggiornarsi ad un nuovo incontro nel merito, anche alla presenza dei sindaci della provincia, da svolgersi prima dell’assemblea plenaria dell’ ATI che formalizzerà la scelta tra azienda speciale ed spa.
Tra gli interventi anche quello di Gaetano Milioto coordinatore di Titano che ha con un esempio stigmatizzato la differenza che passa tra un Spa e una Consortile, nel servizio idrico integrato. La stessa, secondo Milioto, che passa tra un lupo e un cane. I due fanno parte dell’identica famiglia solo che il lupo si mangia l’agnello, mentre il cane lo difende, almeno in natura, in politica non si contano addirittura i lupi vestiti di agnello, difficile è trovare cani a difesa.