Alla prima edizione del prestigioso Concorso intitolato al genio di Ciminna, architetto del Senato di Palermo, conferita una targa e un diploma al merito a Francesca Vitello Crapanzano.
La cerimonia di premiazione della prima edizione del “Premio Letterario Nazionale Paolo Amato – Città di Ciminna“, organizzato dal Circolo di Cultura “Paolo Amato” si è svolta venerdì 30 agosto 2019 a Ciminna. Il Concorso è suddiviso nelle sezioni poesia in lingua italiana e in vernacolo inedito e narrativa edita. Hanno partecipato 112 autori provenienti da tutta Italia. La giuria era composta da: Maria Patrizia Allotta, Vito Mauro, Tommaso Romano, Giovanni Taibi e Vito Mauro. Nella Sezione C1, libro di poesie, targa e un diploma alla poetasse di Favara Francesca Vitello Crapanzano; Sigillo dell’Università degli studi di Palermo e Diploma a Pino Crapanzano nella sezione C2, narrativa, per l’opera “Una vita da profugo”. Questa la motivazione: “Disinteressato dall’abbaglio delle mode letterarie, distante dalla furbizia degli infingimenti e lontano da ogni forma di intimismo fine a se stesso, lo scrittore Giuseppe Crapanzano nell’opera intitolata “Una vita da profugo”, grazie ai suoi studi e alle sue preziose ricerche, ha saputo celebrare sia quei tragici avvenimenti, spesso sepolti se non addirittura ignorati, che idealmente ci riconducono allo spirito del “Giorno del ricordo” voluto in memoria delle vittime delle foibe, sia all’importanza di ogni singola biografia che diviene elemento fondante per la ricostruzione e la valutazione della storia. Un testo, dunque, ben strutturato, chiaro, sincero, emozionante, capace di evidenziare lucentezza e tenebre, gioie e dolori, evocazioni e mistero, secondo una visione totalizzante capace di echeggiare, magistralmente, l’importanza del racconto di ogni irripetibile singolo uomo, della memoria collettiva e della dignità umana”.
Alla cerimonia di premiazione era presente a ritirare il Premio anche il protagonista del libro, prof. Dino Svettini.