Girgenti acque ci ha trattati male, anzi malissimo. Al momento i più fortunati ricevono l’acqua ogni cinque giorni, mentre, secondo il programma che l’Ato idrico aveva assegnato all’azienda, dovremmo ricevere il prezioso liquido h24.
Ha tagliato l’acqua a chi non può pagare e, nel dubbio, anche a chi ha pagato.
I proclamati investimenti non sono stati fatti, questa volta, per responsabilità della politica che per anni non ha approvato la “tariffa”.
Con il referendum il popolo ha mandato a dire che vuole l’acqua pubblica, ma, sempre per colpa grave della politica, è come se la volontà popolare non si sia mai espressa.
Con la gestione pubblica le assunzioni sarebbero state per concorso, il privato assume chi vuole, cosicché chi ha avuto i santi in Paradiso ha trovato occupazione, gli altri se ne sono fatta una ragione.
E cosa più grave sono questi stessi santi, in alcuni casi, che hanno ricevuto i doni, che dovrebbero difendere i diritti della popolazione. Manco morti.
Firmare l’esposto è dovuto per le inadempienze di Girgenti acque e per spaiare le carte a possibili garanzie offerte da qualche santo protettore. Significa, in altre parole, sminuire il potere di qualche politico.
Non ho notizie, ma mi piacerebbe sapere quanti consiglieri comunali hanno firmato l’esposto e se tra i non firmatati c’è chi ha ricevuto la sospirata grazia della assunzione del parente.
A prescindere di ciò, come si deve giudicare un rappresentante del popolo che non sigla l’esposto firmato dal popolo?
Manganella ha detto che sta preparando un documento a misura di Favara, ovviamente, sarà la denuncia del sindaco, nulla c’entrano i consiglieri, che si troveranno fuori dall’uno e dall’altro provvedimento.
Fatti loro, mentre nel gioco delle parti, noi dobbiamo fare la nostra.
Continua la raccolta e per domani è previsto un importante appuntamento nel mercato del venerdì tra la gente e i sostenitori dell’esposto.
6 commenti
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forse hanno documenti che frenano chi deve decidere in merito
Chiara Francesco liked this on Facebook.