Un giorno prima la votazione sulla sfiducia ad Anna Alba, proprio quando non è prudente agitare le acque si dimette Amodeo Nicotra.
Il fatto è preoccupante al punto di meritare alcune considerazioni, tanto per cercare di capire, per non subire passivamente tutto ciò che ci offre la politica locale.
Per quello che ci è dato di conoscere, le dimissioni di oggi potrebbero costituire un danno. Ci andiamo per esperienza, ripetiamo, non si agitano le acque in questi particolari momenti, figurarsi le dimissioni a sorpresa di un assessore.
Ma andiamo alle nostre ipotesi. La sindaca a fronte della sfiducia presentata da 11 consiglieri sta cercando come arginare il pericolo del raggiungimento del quorum, 16 voti favorevoli, operando all’interno dell’opposizione, meglio, in quella parte dell’opposizione che non si è ancora espressa sull’essere favorevole o contraria. Anna Alba doveva ancora nominare un assessore, oggi, ha due assessorati utili ad accontentare eventuali “richiedenti”.
Anna Alba ha chiesto il sacrificio ad Amodeo Nicotra per avere più margini nella trattativa con l’opposizione? Questa è un’ipotesi, ma vi dico subito che è sbagliata, al massimo può essere una indiretta possibilità caduta dal cielo ad Anna Alba.
Una seconda ipotesi potrebbe prendere piede da una precisa scelta di Nicotra di danneggiare Anna Alba proprio nel momento di maggiore difficoltà della sindaca. Anche questa è sbagliata. Il due volte ex assessore appartiene al cerchio magico di Alba, è un suo fidato.
C’è una terza ipotesi, è stata la deputazione del M5s a chiedere la testa di Nicotra per consentire ad Anna Alba di conservare il posto e il simbolo del Movimento? Ne parlano e lo danno per certo alcuni grillini e delle tre ipotesi è quella che ha i piedi per sostenersi. Le altre due potrebbero essere seri tentativi di suicidio, quando 11 consiglieri comunali, i quattro del Gruppo Misto: Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Sergio Caramazza e Vito Maglio; e ben sette consiglieri del Movimento 5 Stelle, il partito della sindaca, che già da tempo si erano dissociati da Anna Alba: Carmelo Sanfratello, Massimo Liotta, Calogero Pirrera, Carmelo Costa, Danila Baio, Giusy Sciara e Giuseppe Sorce, hanno deciso di sfiduciarla.
E su un votazione in maniera palese per appello nominale dovranno esprimersi i rimanenti 6 consiglieri di opposizione: Antonio Scalia (P.D.R. Sicilia Futura); Salvatore Fanara (Favara Popolare); Salvatore Giudice (Favara Domani); Giuseppe Nobile (Favara Riparte); Calogero Castronovo e Laura Mossuto (PD).
Tecnicamente la sfiducia dovrebbe essere un fatto abbastanza scontato. Giocheranno le riflessioni dei consiglieri comunali sul bene della città. Sono valutazioni che ad oggi apparirebbero sbagliate da parte nostra e non le facciamo. Già da tempo abbiamo detto “Ve la dovete vedere voi”, tra l’altro ormai è questione di un giorno.