Una bella e colorata manifestazione con i bambini delle scuole, i ragazzi delle medie, con l'assenza della città, ma con tante autorità, religiose, civili e militari.
C'è stata la sfilata per le vie del paese e una piazza gremita dagli alunni delle scuole, l'ultima frontiera per costruire una società delle regole, che i grandi che sfilano, con il loro esempio, gli insegnano come aggirare.
Insieme all'impegno civile ha sfilato per le vie cittadine, un modello comportamentale " dove c'è solo spazio per negoziazioni, accordi, sopraffazioni , tra soggetti forti, che creano essi stessi le regole, affrancati da ogni legge o codice", con gli altri che stanno a guardare, oppure, aspettano il turno di ingresso nel club esclusivo.
La nostra è una città che ha perduto, citiamo Stefano Rodotà in " elogio del moralismo", un'altra parola oltre a quella chiamata " legalità", che celebriamo, ed è " rispettabilità", perché " veicolo piccolo borghese che copriva i vizi e non svelava le virtù"'.
E mentre si vorrebbe che" alla forma corrispondesse la sostanza, sprofondiamo nella spudoratezza".
La caduta dell' etica pubblica, rifiutata come manifestazione di bieco moralismo, è diventata da questione morale, una vera questione politica. La ricerca di un compromesso permanente tra legalità e illegalità.
Mentre, la legalità, la sola, quella "Costituzionale", che a Favara si declinerebbe con l' attenzione ai deboli, ai senza risorse è, invece, vissuta dal paese con rassegnazione ad una pratica del potere che ha reso la trasparenza estranea ai nostri costumi pubblici.
La manifestazione di oggi, un sentimento per romantici organizzatori che ogni anno, per la felicità dei ragazzi, preparano un evento a cui non si può mancare senza fornire argomenti polemici ai presenzialisti di professione, che disprezzano i media, ma devono utilizzarli.
La pur meritoria ricorrenza che gli ostinati organizzatori continuano a imporci ogni anno, si svolge in un contesto diseducato al rispetto delle regole, ma attrezzato nel sistema fai da te che finisce per caricare la manifestazione di una funzione assolutoria e salvifica per la cittadinanza, che invece la sua stessa celebrazione annuale sconfessa come non esaustiva.
Insomma la cittadinanza, non può affidare alla tenacia dei prodi organizzatori, della manifestazione della legalità, il riscatto di Favara, quando mancano i risultati di coloro che professano la legalità nei confronti degli avversari, mentre avendo dato cattivi esempi non rinunciano a dare buoni consigli.
Agli organizzatori, per rispetto, và il nostro personale ringraziamento.
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