La volontà di gemellaggio è stato sancita con le delibere della Giunta di Favara e di Varese, ed è stato fortemente voluto dall’Istituto Studi e Ricerca intitolato proprio a “Calogero Marrone” che da diversi anni promuove il ricordo dell’eroe.
“Tutto ha avuto inizio nell’ottobre dello scorso anno – ricorda il presidente Rosario Manganella – quando con una lettera firmata dal sottoscritto e da Margherita Giromini, presidente dell’Istituto Marrone di Varese, abbiamo chiesto ai due sindaci il gemellaggio non solo per tenerne viva la memoria di Marrone ma anche per fare conoscere il “Giusto tra le nazioni” alle nuove generazioni”. Calogero Marrone, trasferito nel 1931 al Comune di Varese, da capo dell’ufficio carte d’identità falsificò centinaia di tessere salvando da morte sicura antifascisti ed ebrei. Scoperto, fu arrestato e poi, il 7 gennaio 1944, trasferito nel campo di sterminio di Dachau, dove morì il 15 febbraio 1945.
A imprimere un’accelerazione al gemellaggio ha contribuito anche il consigliere comunale di Varese, il favarese Giuseppe Pullara che ha fatto da traid-d’union. L’Istituto Marrone ringrazia i sindaci Galimberti ed Alba, con le rispettive giunte, ed esprime la propria gratitudine per aver “onorato”, in questa maniera, la memoria di Calogero Marrone, al quale lo Stato d’Israele ha conferito la massima onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”, riservata a chi, non ebreo, abbia salvato la vita ai cittadini di quella nazione. “Colgo l’occasione – conclude Manganella – per ricordare al sindaco Anna Alba che il Comune di Favara ha ancora un debito con il nostro Marrone: l’intitolazione di una strada degna dell’illustre personaggio”.