Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Mentre guardavo il telegiornale, le immagini dell’alta marea che in questi giorni sta mettendo in ginocchio la città di Venezia e il susseguirsi di fatti di cronaca, sento mia mamma che dice con tono convinto e quasi amareggiato siamo alla fine del mondo.
In effetti se riflettiamo su quanto succede nel mondo, è facile cadere in preda allo scoraggiamento. Penso agli agricoltori che a causa di questo maltempo hanno visto annegare il loro lavoro. Penso all’Amazzonia e al popolo che la abita, alla Siria, alle diverse nazioni del Sud America. Penso alla questione climatica, all’inquinamento… e poi mi soffermo ad un inquinamento più grande e pericoloso che si chiama odio che nasce dall’egoismo e dalla paura. Siamo circondati di falsi profeti che con la loro fabbrica della paura mettono uno contro l’altro, e questo accade in ogni campo, anche nel mondo ecclesiale. Grazie ai falsi profeti il Papa e chi promuove la pace, la solidarietà, l’accoglienza è messo alla gogna mediatica. Chi non odia è un debole, va emarginato, oggi la politica e i suoi profeti, insegna questo.
Terremoti, guerre, catastrofi sociali, famigliari… eppure Gesù ci dà speranza incoraggiandoci e nello stesso tempo ci mette in guardia: “Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: ‘Sono io’, e: ‘Il tempo è vicino’. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine”.
Il rischio è di vedere tutto nero, come se non ci fosse via di uscita. Quelle di Gesù, sono parole dure, parole che vogliono svegliare le nostre anime dal sonno, che vogliono distoglierci dalla paura di camminare con fedeltà nella nostra fede fatta di gesti d’amore, frutto dell’ascolto della Sua Parola che ci aiuta a progettare un futuro migliore.
Occorre rivedere anzitutto i nostri rapporti con Dio nella preghiera, nei sacramenti e nelle scelte quotidiane… il nostro cammino con i fratelli, a cominciare dai più vicini… la nostra capacità di accogliere chi è diverso da noi, chi non la pensa come noi…
Difficile esame, ma necessario, per entrare davvero nella Storia che Dio ha progettato per noi; pronti anche a cambiare il nostro attuale orientamento, convertendoci sul serio. Visto come vanno le cose, occorre davvero una rivoluzione che parta dalla Parola di Dio, dal Vangelo. Solo avendo i sentimenti di Cristo possiamo dare il nostro contributo a cambiare prima noi stessi e poi il mondo che ci circonda, capendo che tutto ciò che di negativo succede attorno a noi, serve ad aumentare la nostra fede. Le persecuzioni che oggi non mancano, saranno un’occasione per testimoniare l’amore in Gesù, sicuro e irresistibile supporto è lo Spirito Santo che dona la sapienza per poter agire alla maniera di Dio.
Ciò che davvero è consolante è l’assicurazione che Gesù dona ai discepoli: “nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto”. Questa deve essere la nostra certezza, l’uomo è la gloria di Dio e starà sempre con Lui. È la perseveranza nell’amore che un giorno ci permetterà di essere con Lui nel suo Regno da risorti nella vita che non ha fine.