Affollatissimo il salone Don Milani della Basilica dell’Immacolata per l’evento promosso dall’Unità parrocchiale
Il sociologo Pira: “Gestione delle emozioni e uso consapevole delle tecnologie”. Il sacerdote Zambito: ”Dobbiamo cercare i valori autentici”
Agrigento – Si è svolto domenica 17 novembre presso il salone Don Milani della Basilica dell’Immacolata l’ incontro- dibattito sul tema “Famiglie connesse o diconnesse? Social, media & family”, promosso dalla pastorale familiare dell’Unità parrocchiale Mater Misericordiae.
I lavori sono stati introdotti dal Parroco Don Giuseppe Veneziano che, da buon padrone di casa ha creato un clima di attenzione verso il delicato tema del creare relazioni autentiche. Hanno coordinato l’incontro i coniugi Gerlando Picone e Giovanna Cavaleri, responsabili delle famiglie. Nonostante il maltempo la sala era piena di famiglie che hanno seguito con estremo interesse le relazioni del sociologo e professore di comunicazione dell’Università di Messina, Francesco Pira, e del giudice del tribunale ecclesiastico di Agrigento don Mimmo Zambito.
Nella sua brillante relazione il prof. Francesco Pira ha rimarcato la grande responsabilità dei genitori nel ruolo educativo e come i mezzi e le tecnologie non sono di per se negativi ma necessitano di consapevolezza nel loro utilizzo. “ Molto spesso chiediamo ai nostri figli dove si trovano fisicamente …. Ma non riusciamo assolutamente a sapere nella vita virtuale dove siano e con chi siano. Necessario gestire le emozioni “ ha affermato il sociologo.
Interessante e a tratti inquietante le provocazioni lanciate anche attraverso diversi video, che hanno mostrato quale impatto hanno le tecnologie nei giovani …e quanto sia fragile il ruolo dei genitori che assistono impotenti al predominio dei social.
Don Mimmo Zambito ha focalizzato quanto sia essenziale il ruolo della famiglia ed in particolare dei coniugi in questa presenza invadente dei social. La ricerca di valori autentici che diventano Kerigma . annuncio della presenza di Cristo nell’oggi. La famiglia diventa la soluzione e la via privilegiata per una rete di relazioni belle, vere in cui si vive in pienezza la socialità, nell’accettazione autentica dell’altro, così come è in realtà, comprese le fragilità e le imperfezioni. È seguito un frizzante dibattito che ha coinvolto l’intera assemblea.
L’incontro non aveva assolutamente la pretesa di risolvere alcun problema, ma ha suscitato tanti interrogativi ai genitori sulla consapevolezza di essere sempre più adulti credibili, mostrando ancora una volta il ruolo sociale della Chiesa attenta ai segni dei tempi.