“E’ necessario impedire con tutte le forze che il prossimo mese di Luglio, data di scadenza dei contratti precari della Pubblica amministrazione, esploda una nuova emergenza sociale.
Appare inderogabile l’adozione di un nuovo strumento normativo, idoneo ed in grado di offrire soluzioni tali da garantire ai precari Siciliani un lavoro di qualità, utile e certamente compatibile con le condizioni finanziarie degli Enti Locali”.
Lo ha dichiarato la parlamentare del partito Democratico Maria Iacono, la quale ha presentato una risoluzione parlamentare in commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
“Attraverso la risoluzione in commissione Lavoro abbiamo chiesto al governo in primo luogo il rinnovo dei contratti a termine in scadenza a luglio 2013, mediante l'elaborazione di un quadro programmato di eliminazione del precariato con la definizione di specifiche e distinte procedure, costituzionalmente orientate”.
“Non si possono più disattendere le aspettative di un precariato storico dopo 23 anni di attività continuativa, e’ arrivato il momento di offrire soluzioni in grado di assicurare dignità sociale ai lavoratori ed alle loro famiglie;“ è doveroso, dopo i tentativi andati a vuoto, da parte della Regione Sicilia, fornire uno strumento di legge risolutivo”.
“La risoluzione prevede, la salvaguardia della posizione lavorativa di soggetti monoreddito, che prestano servizio continuativo negli enti locali da 23 anni, nei confronti dei quali è stata disattesa l'aspettativa di stabilizzazione alimentata dall’attuazione di annunciati e mai definiti processi di stabilizzazione, aspettativa sulla quale detti soggetti hanno costruito le loro vita.
Lavoratori che, in considerazione dell’età media di 50 anni si ritroverebbero esclusi da ogni circuito occupazionale senza neanche usufruire di ammortizzatori sociali previsti solo nel settore privato”.
“Ho ritenuto doveroso, considerate le aspettative, spesso disattese, dei precari della pubblica amministrazione promuovere la risoluzione in commissione lavoro chiedendo al governo che si impegni
a definire, in sede di conferenza unificata di cui all’articolo 8, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, un pacchetto di misure volte a determinare il progressivo superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, ribadendo la centralità del lavoro a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione e limitare l’utilizzo del lavoro precario solo a circostanze determinate ed eccezionali.”