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Autore: joseph.zambito
Quasi un ritorno al passato: un ritorno al centro sinistra: è lì infatti che muove i suoi primi passi verso la politica per un impegno diretto. Nello scampolo finale della precedente legislatura fa il suo ingresso in aula Sollano per sostituire il dimissionario Maurizio Calabrese. E lo fa in quanto primo dei non eletti nella lista Udeur. Oggi, dopo una parentesi da indipendente e nel Pdl, partito di centro spostato a destra, prende armi a bagagli e Giuseppe Di Rosa si trasferisce alla corte di Rosario Crocetta, presidente della Regione che, in vista delle Politiche, ha fondato il movimento il…
Và ascritto al merito di ognuno, sindaco, consiglieri, stampa ecc…aver posto il focus dell’attenzione dell’opinione pubblica, sugli indigenti morosi con Girgenti acque, quale che sia stato il risultato ottenuto sul bilancino del farmacista. La politica ha assolto al compito di rappresentare i bisogni e le attese di una parte, la più debole, dei cittadini favaresi. La stampa ha fatto il suo mestiere e cosi via… La retorica della gara tra i più i bravi, deve ora lasciare il passo alla fase 2, quella che seguirà alla cancellazione dei debiti agli indigenti morosi. Sembra di capire che sul tema Girgenti acque…
Attraverso il “Magafono” di Rosario Crocetta la “Voce Siciliana” di Michele Cimino potrà farsi sentire nella politica romana. Questo in sintesi il contenuto dell’accordo sancito, ad Agrigento, tra l'ex capogruppo all'Ars di Grande Sud e il presidente della Regione. Fino a ieri avversari, oggi alleati. Segno di una politica sempre più priva dei tradizionali riferimenti, degli storici confini. “Nessun imbarazzo – spiega il parlamentare empedoclino – destra o sinistra sono ormai valori relativi. Il valore assoluto che conta per noi è la Sicilia. E se per difendere gli interessi della Sicilia e dei siciliani bisogna allearsi con il Pd …
“Un evento inatteso. Siamo meravigliati. Una notizia che ci dice il coraggio di un uomo che per amore ha scelto, ritengo, la cosa migliore per il bene della Chiesa che ha servito e continuerà a servire”. E’ la reazione dell’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, alle annunciate dimissioni di Benedetto XVI: lascerà il Pontificato il 28 febbraio. “Una lezione per tutti – ha aggiunto il pastore della Chiesa Agrigentina – una lezione che dobbiamo accogliere e ricevere. Dobbiamo pregare per quest'uomo che, in momenti di difficoltà, ha condotto la barca al largo”. E così come ha preso di sorpresa don…
Venne utilizzata per un ventennio, ora è dismessa. Ma le criticità gestionali e ambientali sono attuali. L’allarme lanciato dall’Arpa riguarda il sito di contrada Consolida, a due passi dall’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Ad accendere i riflettori su quella che viene definita una bomba ecologica è stato il gruppo del Pd al Consiglio provinciale. In particolare il consigliere Maurizio Masone, autore di una mozione. Della sua iniziativa l’esponente del Pd di aula Giglia ha inoltre interessato, approfittando della corsia preferenziale. l’Assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello. L’ex sindacalista della Cgil oggi si è presentata nella…
Appena un paio di settimane fa, sulla vicenda mercato del venerdì, scambio di elogi e apprezzamenti reciproci. Oggi dal miele al fiele. Il vicepresidente del consiglio comunale di Agrigento Giuseppe Di Rosa, visti i suoi trascorsi nel mondo del calcio, si conferma un vero e proprio battitore libero. Dunque capace di sganciarsi per intercettare le palle vaganti e insidiose E al Comune di Agrigento azioni pericolose, o potenzialmente pericolose, non ne mancano. Oggi il numero tre di aula Sollano si è scatenato, lasciando sul campo segni della sua presenza. E si è spinto all’attacco. Un attacco pure pesante. Ha chiesto…
Nella Capitale Mpa e Pdl, dopo averle smarrite, hanno ritrovato le ragioni dello stare insieme. E nelle periferie? Alla Provincia regionale di Agrigento, che a fine maggio dovrà rinnovare le proprie istituzioni, gli uomini di Alfano e quelli di Di Mauro replicheranno l’intesa romana o sconfesseranno lo scenario messo in piedi in occasione delle Politiche? Tenendo conto della ruggine e a giudicare anche dalle ultime sortite, l’intesa per le Amministrative si preannuncia assai complessa e difficile. Sempre che dopo il 25 febbraio le coalizioni resteranno le stesse. Ma significa già proiettarci al futuro. Il presente ci impone invece di ragionare…
Disagi, disagi, disagi. Il crollo della porzione del ponte Verdura sta mettendo in ginocchio un intero comprensorio. Pendolari, produttori, autotrasportatori: una vere e propria odissea per spostarsi lungo il percorso battezzato alternativo che attraversa tracciati interni e centri abitati. Una strada inadeguata, poco sicura con circa 40 km di percorrenza in più rispetto alla normale tabella di marcia. A Ribera e dintorni la pazienza sta per esaurirsi. Oggi momento di confronto nella sede del Municipio tra il sindaco della città della arance, Carmelo Pace, altri amministratori della zona e le organizzazioni di categoria. Il quadro emerso è certamente allarmante, sotto…
Agrigento continua a confermarsi laboratorio politico. Gli esperimenti si rinnovano puntualmente. Si ripropongono anche alla vigilia di questa nuova tornata elettorale e in vista delle Amministrative di fine maggio. Cantiere aperto alla Provincia regionale. Andiamo con ordine. Partiamo dal Pd: il primo partito a muovere le pedine, mosse sollecitate dalle alleanze sancite a livello nazionale. A seguito della scelta dell’Mpa, ora Pds di tornare assieme al Pdl di Berlusconi e Alfano, il partito agrigentino di Bersani decide di interrompere il rapporto con l’amministrazione attiva a guida autonomista. Ad oggi, però, l’assessore di riferimento sarebbe ancora lì, in carica. E poi…
Era il 3 giugno 2010. Quel giorno pubblicammo un articolo dal titolo “Favara: indignarsi è un dovere” con il quale tentavamo di svegliare la coscienza di qualche lettore nella remota speranza di abbandonare l’atavica rassegnazione tipica della gente del Sud. L’allora sindaco Mimmo Russello aveva costituito la sua terza giunta che fu destinata a naufragare nel volgere di alcune settimane. Era ancora viva la tragedia della morte delle due sorelline Bellavia, il problema del centro storico era esploso nella sua drammaticità. Furono abbattute centinaia di abitazioni fatiscenti, evacuate intere e numerose famiglie, transennate decine di strade, vicoli, viuzze e nei…