Carmelo Salamone presidente dell’Ance Agrigento descrive il quadro desolante dell’economia della provincia di Agrigento. E lo fa alla vigilia dell’arrivo del Ministro Delrio, al quale affida, innanzitutto, l’allarme della cancellazione di centinaia di piccole e medie imprese.
“La presenza del Ministro Graziano Delrio – dichiara Carmelo Salamone Presidente di ANCE Agrigento – è un’opportunità per denunciare nuovamente il tentativo di cancellare dal mercato centinaia di piccole e medie imprese del settore edile, la nuova normativa sugli appalti che impone le procedure negoziate fino ad 1 milione di euro ha questa unica finalità.
La gestione dei lavori della SS 640, a mezzo di un General Contractor, ha avuto come unico risultato l’impoverimento delle PMI edili della provincia, rappresentando un fallimento per tutto il territorio e non un’opportunità di sviluppo. Ancora più grave è l’utilizzo da parte di ANAS e RFI dello strumento dell’ACCORDO QUADRO per i lavori di manutenzione straordinaria, col quale senza alcun tipo di progettazione vengono assegnate discrezionalmente risorse a pochi grandi gruppi escludendo la partecipazione delle PMI locali dalle procedure di mercato “sane”.
Le scelte di Governo, a tutti i livelli effettuate, hanno determinato nel settore edile Provinciale dal 2008 al 2016 una diminuzione delle ore lavorate pari a – 63%, delle Imprese operanti pari a – 40%, degli Operai impiegati pari a – 63%.
– Continua Salamone – ANCE Agrigento si appella al buon senso, che dovrebbe animare l’agire di chi governa il Paese, affinché si intervenga tempestivamente per modificare le aberranti norme, volute da chi ha come unica finalità l’impoverimento di molti a vantaggio di pochi. Gli affidamenti ad operatori unici rappresentano un limite alla concorrenza nel mercato e le richieste di modificare le norme alla base di tali storture non provengono esclusivamente dal territorio agrigentino ma da tutto lo stivale”.
E’ allarme sociale che il governo regionale e nazionale conoscono bene, ma che non trova soluzione.