Il Favarese Giuseppe Papia ha presentato al Palafiori di SanRemo il suo libro Vivere o Morire.
Una opera autobiografica che racconta della sua vita e soprattutto della sua detenzione in Perú.
Giuseppe parte da Favara, figlio di commercianti, ha voglia di viaggiare, gira l’Italia e poi la Germania, dove iniziano i primi guai con la giustizia. Decide nel 2000 di andare in Perù per aiutare un amico, trova una situazione piacevole e rimanda la partenza da settimana in settimana per 11 mesi, quando viene accusato di traffico internazionale di stupefacenti e rinchiuso nel penitenziario di Lurigancho per lunghi 17 anni.
Vivere o morire il titolo del libro, perchè in quel penitenziario vale la legge della giungla, la legge del più forte. Giuseppe racconta di quegli anni e di come è diventato punto di riferimento di tanti europei che vivevano di sopprusi e prepotenze.