NON E’ ANDATO GIU’ L’ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA CONSIDERATO UN ATTACCO ALLO STATUS PROFESSIONALE, ALLA CAPACITA’ ED ONESTA’ DIDATTICA, ALL’EFFICACIA DEL LAVORO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE. AGGRESSIONE MEDIATICA TESA A ORIENTARE NEGATIVAMENTE I POTENZIALI UTENTI E L’OPINIONE PUBBLICA, SCREDITANDO IL SETTORE E CHI CI LAVORA
“Preannunciamo azione giudiziaria nei confronti della vostra testata per diffamazione a mezzo stampa, con risarcimento del danno morale e materiale, costituendo il commento, ben al di là dell’espressione di una libera opinione, solo l’ultimo tassello di una azione continuativa, tesa a ledere sia l’immagine pubblica che le nostre possibilità di svolgimento di una attività lavorativa”.
Ad intraprendere l’iniziativa un gruppo di lavoratori della Formazione professionale, dipendenti dell’Ecap di Palermo, ente destinatario del provvedimento di revoca dell’accreditamento nei giorni scorsi, che occupano i locali in segno di protesta.
I firmatari della lettera indirizzata la Giornale di Sicilia contestano l’aggressione mediatica verso il settore e gli operatori della Formazione professionale. Antonio Sperandeo, Maurizio Ferrante, Salvatrice Marzari, Giuseppe Musso, Luigia Bolone, Marco Barbarino, Carmela Falco, Maria Elena Lentini, Maria Angela Coniglio, Michele Mencarelli, Giovanni Lo Iacono, Tommasa Varrica, Antonino Di Maio, Liboria Alba Gagliano, Maurizio Aiello e Giovanni Scliffò, che c’hanno messo la faccia firmando la richiamata missiva, puntano il dito sull’ennesimo ‘commento disinformato quanto stancamente malevolo’.
“Ci rammarica constatare – si legge nella citata lettera – l’accanimento, la squalifica, la denigrazione costanti, fino alla diffamazione, delle quali, il vostro Giornale, in particolare attraverso i commenti del Sig. Nino Sunseri, è stato protagonista, cercando di arrecarci evidente danno di immagine. Nell’articolo cui ci riferiamo l’insulso attacco è rivolto al nostro status professionale, alla nostra capacità ed onestà didattica, ed all’efficacia del nostro lavoro, teso a orientare negativamente i potenziali utenti e l’opinione pubblica, con possibili gravi conseguenze collettive e personali per la credibilità professionale e la continuità lavorativa di ciascuno”.
In effetti, in una Sicilia dove il bacino dei precari creati appositamente dalla politica clientelare raggiunge numeri impressionanti – si parla di 80 mila lavoratori sotto le grinfie del politico di turno – appare anacronistico démodé e, per certi versi, sospettoso scagliarsi sempre sui diplomati e laureati, professionisti del settore come rilevano i firmatari della citata lettera.
Di seguito riportiamo il testo della lettera indirizzata al Giornale di Sicilia e firmata dai 16 dipendenti dell’Ecap di Palermo.
“Siamo formatori ed amministrativi dell’ECAP di Palermo e le scriviamo affinchè, ai sensi di legge, con pari visibilità della notizia data, pubblichi la nostra lettera di rettifica.
Ci riferiamo all’ennesimo commento, disinformato quanto stancamente malevolo, che il vostro redattore Sig. Nino Sunseri ci ha dedicato a pag. 7 del numero di domenica 23 Novembre, su Fatti & Notizie, dal titolo: “Croupier, casinò e la Grande Baracca”.
Nella seconda colonna del commento così ci descrive: “Un baraccone che serve solo a pagare un gruppo di disoccupati, chiamati a fare gli insegnanti, che impartiscono (quando lo fanno) inutili nozioni ad altri disoccupati destinati a restare tali”.
Questa affermazione, nel contesto di un commento su improbabili qualifiche proposte da taluno, non ci riguarda per nulla e quindi offende la nostra dignità, onorabilità e la nostra immagine pubblica.
Non siamo dei disoccupati ma dei professionisti qualificati, con lauree, diplomi, formazione specifica e corsi di qualificazione, aggiornamento e specializzazione, alcuni dei quali organizzati dalla stessa Regione Siciliana.
Ci sottoponiamo anche ad azioni di autoaggiornamento sulla base di tutte le variazioni proposte dalla ricerca e dalla sperimentazione didattica, con particolare riferimento allo sviluppo delle competenze e delle tecnologie riferite alle professioni oggetto di formazione.
La nostra proposta formativa, aggiornata periodicamente, è basata sugli studi riguardanti le qualifiche maggiormente richieste dal mercato del lavoro, le stesse proposte da Enti Bilaterali, Ministero del lavoro, Camere di Commercio, ISFOL, Organizzazioni sindacali e datoriali, in settori assolutamente di frontiera come il Turismo, l’Agro-Alimentare, l’Ambiente, l’Informatica Specialistica, i Servizi Socio-Assistenziali all’infanzia, agli anziani ed ai disabili, i Servizi Amministrativi, Gestionali, di Bilancio e Contabilità automatizzata. Siamo presenti anche presso gli Istituti Penitenziari dell’Ucciardone e di Termini Imerese con corsi professionalizzanti rivolti ai detenuti. I nostri corsi sono frequentati da allievi, il 60 per cento dei quali diplomati e laureati, alla ricerca di specializzazioni e di reali esperienze lavorative in stage aziendali. Infatti abbiamo attivato una rete virtuosa con ben 170 imprese produttive presenti sul territorio della provincia di Palermo, nei settori merceologici indicati, dove i nostri allievi svolgono ben il 30 per cento, da 240 a 270 ore, delle ore di ciascun corso. Le stesse imprese attestano annualmente la qualità della preparazione di base e laboratoriale dei nostri allievi, giudizio estremamente positivo confermato dai commissari d’esame nominati dall’assessorato.
Sappiamo, pur non essendo nostro compito occuparcene, che molti dei nostri allievi trovano posto nelle stesse aziende ed in ogni caso ricevono una bagaglio di conoscenze e competenze spendibili sul mercato del lavoro locale, regionale, nazionale ed europeo.
Ben il 74 per cento degli iscritti completa con profitto il percorso formativo e per il 2014-2015 abbiamo raccolto pre-iscrizioni per un numero doppio rispetto a quello dei posti disponibili.
Ci rammarica constatare l’accanimento, la squalifica, la denigrazione costanti, fino alla diffamazione, delle quali, il vostro Giornale, in particolare attraverso i commenti del Sig. Nino Sunseri, è stato protagonista, cercando di arrecarci evidente danno di immagine.
Nell’articolo cui ci riferiamo l’insulso attacco è rivolto al nostro status professionale, alla nostra capacità ed onestà didattica, ed all’efficacia del nostro lavoro, teso a orientare negativamente i potenziali utenti e l’opinione pubblica, con possibili gravi conseguenze collettive e personali per la credibilità professionale e la continuità lavorativa di ciascuno.
La presente dovrà essere pubblicata integralmente e, come previsto dalla legge, con pari risalto del vergognoso articolo del Sunseri.
Preannunciamo azione giudiziaria nei confronti della vostra testata per diffamazione a mezzo stampa, con risarcimento del danno morale e materiale, costituendo il commento, ben al di là dell’espressione di una libera opinione, solo l’ultimo tassello di una azione continuativa, tesa a ledere sia l’immagine pubblica che le nostre possibilità di svolgimento di una attività lavorativa”.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
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Formazione, 16 lavoratori Ecap Palermo annunciano querela per diffamazione
By vedisotto5 Minuti di lettura
Antonino Di Maio Antonio Sperandeo Camera di Commercio Carmela Falco ecap Giornale di Sicilia Giovanni Lo Iacono giuseppe messina Giuseppe Musso Isfol Liboria Alba Gagliano Luigia Bolone Marco Barbarino Maria Angela Coniglio Maria Elena Lentini Maurizio Aiello e Giovanni Scliffò Maurizio Ferrante Michele Mencarelli Nino Sunseri Palermo Salvatrice Marzari SiciliaOnPress Tommasa Varrica
3 commenti
IO HO AVUTO UNA ESPERIENZA BRUTTA. ODIO QUESTO ENTE PERCHè CI ENTRANO CANI E PORCI.
Concordo con te, troppi porci, che vanno lì solo per scherzare. Signori formatori dell ecap, non dite fesserie, una volta sono venuto nella vostra sede di via porrazzi, ed eravate quasi tutti davanti il Facebook, e i ragazzi come di consueto a girovagare per l ente, ma fatemi il piacere.
se un ente lavoro cosi la mattina alle 9, allora i ragazzi usciranno come??? super specializzati