Sono trascorsi 70 anni dalla tragedia del treno 8864 nella quale morirono 136 militari e ne furono feriti 360. Ma nella mente del signor Salvatore Carapezza, cavaliere ufficiale e capostazione sovrintendente ex titolare di Agrigento, quello è un ricordo indelebile e ne riesce a raccontare la storia come fosse accaduto soltanto ieri.
“Il 19 marzo 1943 il treno 8864 era in partenza da Castrofilippo per raggiungere Termini Imerese.
Su quel treno viaggiavano 800 militari del 476° battaglione costiero. A Canicattì è stata mitragliata la locomotiva di testa ed è ripartita dopo un giorno alla volta di Caltanissetta Xirbi.
All’ingresso di Serradifalco un aereo nemico ha messo fuori uso la locomotiva di testa, il treno è rimasto fermo ancora un altro giorno ed è stato sostituito con il treno 8860. Il convoglio, alle 4 del 21 marzo, è giunto a Caltanissetta centrale e alle 5,10 il dirigente movimento ha chiesto il consenso telegrafico e io ho trasmesso il via libera.
Alle 15,15 il capostazione in seconda, Candido Casagni,mi ha trasmesso la partenza telegrafica quindi mi sono affacciato per comunicare la manovra del treno in arrivo. Dopo alcuni minuti uno strano rumore ha destato la mia attenzione. Si trattava di un rumore cupo, assordante e prima che me ne rendessi conto, ho visto sbucare dalla galleria un tender che lanciava il suo carbone in tutte le direzioni. Dai finestrini i soldati facevano cenni con le braccia: il treno era ormai senza controllo e ha tagliato il convoglio in manovra. Nel violento impatto sono scoppiati gli esplosivi: pezzi di convoglio e di uomini calavano dal cielo.
C’era gente con le ruote dei vagoni sul petto, arti disseminati ovunque, pezzi di corpi pendenti dai veicoli. I soldati superstiti hanno trasportato colleghi feriti alla stazione. I morti sono stati 136 e i feriti 360. Pare che tutto si riconducesse a un sabotaggio. Mi chiedo quanto anni ancora occorrono prima che l’immagine di quegli attimi concitati siano cancellati dalla mia mente. Attimi tremendi che, purtroppo, si ripeterono ancora e ancora nel corso della mia carriera”.
Alla stazione di Caltanissetta Xirbi esiste una stele a ricordo dei caduti, con la data 1 marzo 1943.