Giuseppe Maurizio Piscopo
Gentilissima Signora Alba,
Le scrivo questa lettera dopo un breve soggiorno nella città di Parma in occasione delle feste Natalizie. Confesso, che nella mia vita ho viaggiato molto ed ogni viaggio è stato per me come aver letto un libro dal quale ho appreso molte cose di cui ho fatto tesoro per sempre. Parma è una città unica al mondo. Pulitissima. I cittadini fanno a gara per renderla splendida e accogliente. Tutti sono fortemente legati alla loro città e vivono benissimo. I palazzi sono ordinati e colorati in maniera moderna e seguono una logica europea. Anche le vetrine dei negozi sono allestite con grande gusto e raffinatezza. Le persone sono gentili e attente alle esigenze degli altri. Qui la vita segue il concetto dell’Armonia e della Musica. La Casa Natale di Toscanini, Il Teatro Regio, La Casa della Musica mi hanno fatto riflettere: sarebbe bello far nascere un gemellaggio fra Favara e la Casa della Musica di Parma e portare le nostre tradizioni e la nostra Cultura Musicale, (mi riferisco alle musiche dei barbieri che ci stanno facendo conoscere in tutto il mondo). E’ chiaro, che i rapporti istituzionali è giusto siano seguiti dai primi cittadini delle due città e quindi da Lei personalmente.
Potrebbe scrivere al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e alla Dottoressa Mariella Zanni responsabile della Casa della Musica.
Su Favara…
Sono nato alle sei e trenta dell’8 Marzo di qualche anno fa…
A 18 anni sono scappato alla ricerca della mia strada. Sono stato prima ad Assisi dove ho fatto la scelta del Maestro elementare sullo stile di Don Lorenzo Milani seguendo il motto: “L’ubbidienza non è una virtù”, poi Milano e per tre anni Parigi, poi Palermo.
Così mi sono salvato ed ho appreso quello che i francesi chiamano bon ton molto utile nella vita…
Favara è un paese difficile da vivere. Sono successe tante cose positive in questi anni, che non avrei mai previsto. Si è registrato un maggiore impegno da parte di molti di noi. Abbiamo seminato e raccolto. La Compagnia della quale faccio parte ha portato in diverse parti del mondo la cultura e il nome di Favara. Recentemente siamo stati ospiti di Pippo Baudo su Rai Uno.
Da qui bisogna partire per costruire il futuro. Occorre abbellire la città, sistemare alcune strade, recuperare le case del centro storico, mettere tanti fiori, cambiare l’illuminazione, creare degli Eventi Culturali legati ad Antonio Russello, al Barone Mendola, a Gaspare Ambrosini, a Luigi Pirandello, a Leonardo Sciascia, a Navarro della Miraglia, a Pietro Germi e Ugo Gregoretti. Favara è una città del Cinema (sono stati realizzati tre film importanti). Bisognerebbe valorizzare il lavoro della Medinova di Antonio Liotta, quello di Felice Cavallaro” con la Via degli Scrittori, il lungo e paziente lavoro della Compagnia favarese. Bisogna acquisire il CineTeatro Supercinema da parte del Comune come sede polivalente di spettacoli, convegni, e momenti di rappresentanza. Mi dirà che non ci sono i soldi, che ci sono difficoltà burocratiche, quelle si superano. Occorre un grande sforzo di tutti per rendere questo nostro Paese una Comunità educativa fondata su valori importanti condivisi…
Educare la gente alla raccolta differenziata, educare la gente ad amare la propria città, a utilizzare gli spazi, a utilizzare i mezzi elettrici e rendere pedonale la città, incoraggiare l’uso della bici e delle auto elettriche. Predisporre un mezzo elettrico per le esigenze delle fasce deboli, degli anziani e dei turisti che vengono di continuo.
Il futuro è cambiare la mentalità favarese: portare la Cultura della solidarietà e del rispetto della città alla gente…